Sogin smantella l’impianto nucleare di Rotondella
Sono arrivati nell’impianto nucleare di trattamento e rifabbricazione elementi di combustibile di Rotondella in provincia di Matera, dove Sogin ha in corso da tempo le attività di dismissione del sito, i due speciali contenitori metallici, i cask, nei quali verranno stoccati i 64 elementi di combustibile irraggiato Elk River, finora custoditi nella piscina dell’impianto.
I due cask, progettati dalla francese Orano secondo la tecnologia dual purpose che li rende idonei sia al trasporto che allo stoccaggio a lungo termine, sono stati realizzati sotto la supervisione di Sogin negli stabilimenti italiani della Mangiarotti, oggi Westinghouse, nel rispetto dei più stringenti standard di sicurezza e qualità delle lavorazioni.
Il progetto di “stoccaggio a secco” prevede l’inizio delle attività indirizzate a trasferire entro il 2024 il combustibile all’interno dei due cask, ciascuno da 32 elementi. Le operazioni avverranno sotto battente d’acqua, elemento naturale che scherma le radiazioni e consente ai tecnici di procedere in sicurezza.
Al termine delle operazioni, i due cask sigillati ermeticamente saranno stoccati nel deposito temporaneo DMC3/DTC3 dell’impianto che sta per essere completato dopo il via dei lavori nel 2014, in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale che sarà individuato.
Con questa fornitura, Sogin fa un ulteriore passo in avanti nel programma di smantellamento dell’impianto lucano realizzato ormai circa 60 anni fa.
Durante la progettazione e costruzione dei due cask, costati complessivamente 10 milioni di euro, Sogin ha svolto attività preliminari, tra cui la realizzazione delle attrezzature per la movimentazione e di una struttura, il mock-up, ove i tecnici svolgeranno sessioni di training per simulare la movimentazione del combustibile sotto il battente d’acqua.
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