Ambiente

SOLARE ITALIA: a Tarquinia l’impianto fotovoltaico più grande del Paese

di Angelo Vitale -


La forza e l’energia del sole per sviluppare energia, senza invadere e ostacolare le coltivazioni agricole. Sembra sciogliersi il dilemma che ha generato pure più di una polemica, negli ultimi anni. Buone pratiche che si fanno avanti anche grazie al Pnrr, che ha stanziato 1,5 miliardi per l’agrisolare e 1,1 miliardi per per l’agrivoltaico. Un esempio viene dall’impianto fotovoltaico da circa 170 MW di capacità completamente rinnovabile integrato con le attività agricole del territorio che Enel Green Power ha avviato a Tarquinia, in provincia di Viterbo. Sarà il suo parco solare più grande in Italia, il più grande impianto agrivoltaico a livello nazionale. Raggiunta la piena operatività saranno circa 280 i GWh medi prodotti ogni anno, dando il via a un un progetto che eviterà l’emissione in atmosfera di circa 130mila tonnellate di CO2 ogni anno e il consumo di 26 milioni di metri cubi di gas ogni anno. Combustibile fossile interamente sostituito da rinnovabile, prodotta a livello locale e in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 111mila famiglie.
Punto focale della novità, gli elementi di innovazione e di vicinanza al territorio: saranno installati moduli fotovoltaici bifacciali – la cui tecnologia consente di assorbire energia solare sia sulla superficie anteriore sia su quella posteriore – montati su strutture ad inseguimento del sole, i tracker, per massimizzare e rendere più efficiente la produzione di energia rinnovabile. E nascerà nell’area di un’impresa del territorio: saranno coltivati foraggio e borragine nelle aree libere tra le file dei pannelli e nelle fasce di rispetto degli elettrodotti aerei, mentre nelle fasce perimetrali saranno impiantati ulivi. Per la costruzione dell’impianto sono impegnate imprese del territorio, impegnando fino a 330 lavoratori in 13 mesi. Un equilibrio possibile, come rileva Salvatore Bernabei, ceo di Enel Green Power: “E’ possibile gestire in armonia la crescita delle energie rinnovabili e l’attività agricola. L’impianto che sarà perfettamente integrato con il territorio e ospiterà colture al suo interno, generando ricadute positive per l’ambiente, l’economia e il territorio e contribuendo alla riduzione della dipendenza energetica dell’Italia”.
Campi aperti alla produzione di energia, allora. Lo affermano anche Cia-Agricoltori Italiani e Bper Banca che hanno stretto un accordo che prevede una precisa azione, Fin
Agrivoltaico, un finanziamento dedicato alle imprese vincitrici del Bando Parco Agrisolare promosso, nell’ambito del Pnrr, per aiutare imprenditori agricoli, imprese agroindustriali, cooperative agricole e consorzi a installare pannelli solari nelle proprie aziende, prevedendo interventi finanziabili fino a 750mila euro. “Dobbiamo accelerare sullo sviluppo della produzione di energia rinnovabile – dice il presidente Cia, Cristiano Fini – Le imprese agricole possono dare un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal. E questo accordo con Bper permetterà la riqualificazione delle strutture produttive, che miglioreranno l’efficienza energetica e allo stesso tempo la competitività delle nostre aziende agricole”.

Una convinzione che accomuna l’associazione all’istituto bancario: “L’iniziativa di Bper a sostegno del comparto agricolo ed agroalimentare, per riuscire a dare ad esse un supporto concreto – dice Davide Vellani, responsabile Direzione imprese – significa contribuire alla loro crescita: il nostro impegno continuerà sempre in questa direzione”.

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