Politica

Speranza non si arrende: “Le mascherine restano fondamentali”

di Redazione -


Roberto Speranza non rinuncia al ruolo di pasdaran delle misure restrittive. Purtroppo (per lui) i bei tempi di lockdown e multe salatissime sono lontani, non gli resta quindi che appellarsi alla responsabilità individuale: “Le mascherine sono e restano fondamentali, abbiamo un obbligo più limitato e una raccomandazione che facciamo con forza, dopo due anni di pandemia chiediamo alle persone di avere ancora un atteggiamento di prudenza e cautela. Puntiamo sulla responsabilità individuale” ha detto il ministro della Salute a margine di un evento della Cgil a Roma. Insomma come ama ripetere la partita non è ancora chiusa: “La sfida contro il Covid è una sfida aperta e io sono tra quelli che ha sempre detto con molta chiarezza che non bisogna abbassare la guardia”. Il che significa in sintesi che “le mascherine sono e restano un presidio molto rilevante, gradualmente siamo passati dall’obbligo alla raccomandazione e la raccomandazione resta un’indicazione forte che il governo e le istituzioni danno”.

Eppure lo stesso Speranza ammette che i numeri attuali non sono certo quelli di una emergenza: “Oggi abbiamo una condizione negli ospedali assolutamente sostenibile, i numeri in terapia intensiva e in area medica sono molto più incoraggianti rispetto anche ai mesi di gennaio o di dicembre. Ma non bisogna pensare che la battaglia sia definitivamente vinta. Bisogna tenere alto il livello di attenzione e io continuo a insistere, è importante che i più fragili e chi ha più di 80 anni facciano subito la seconda dose di booster senza aspettare l’autunno”.

Terminata l’estate il ministro sembra quasi prevedere una nuova impennata di contagi: “L’autunno ci vedrà avere ancora più armi nella lotta contro il Covid, che resta un problema ma la differenza rispetto alla prima fase è che abbiamo gli anticorpi monoclonali, abbiamo farmaci antivirali e abbiamo i vaccini. Ci aspettiamo per l’autunno un vaccino adattato alle nuove varianti, nelle prossime settimane le nostre autorità scientifiche a livello europeo ci daranno anche indicazioni sulle fasce anagrafiche da coinvolgere, e quindi abbiamo la forza per affrontare l’autunno. Ma la mentalità dev’essere di chi pensa di essere dentro questa sfida, non di chi rimuove o pensa che questa partita sia finita”. Ci aspetta un autunno caldo. Parola di Roberto Speranza.


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