Esteri

SPIRAGLI DI PACE

di Ernesto Ferrante -

VOLODYMYR ZELENSKY PRESIDENTE UCRAINA JOE BIDEN PRESIDENTE USA


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky starebbe definendo un piano di pace in 10 punti, di cui avrebbe già discusso con Biden durante la visita a Washington, da presentare nel periodo intorno al 24 febbraio prossimo, ad un anno esatto dall’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina. Lo scrive il Wall Street Journal, citando “diplomatici dell’Unione europea e ucraini”. Secondo la testata Usa, Kiev intenderebbe prima accumulare altre riconquiste territoriali, per poi sedersi in una posizione di maggiore forza ad un eventuale tavolo negoziale. Si moltiplica, nel frattempo, il numero degli analisti militari che prevedono un’offensiva di Mosca nel Donbass o anche in direzione di Kiev proprio nel mese in cui Zelensky dovrebbe aprire al dialogo. Il segretario di Stato americano ha detto di aver discusso della proposta dell’Ucraina per mettere fine alle ostilità con i suoi colleghi del G7 dopo la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti. Lo riferisce la Cnn. “Posso solo dirvi che stiamo valutando ciò che ha proposto. Stamattina ero in video con i nostri partner del G7. E questa è una delle cose di cui abbiamo parlato”, ha riferito Blinken ai giornalisti. Il segretario di Stato ha definito la formula del numero uno di Kiev “un buon inizio”. “Sono cose che tutti dovrebbero essere in grado, in un modo o nell’altro, di sottoscrivere”, ha aggiunto ancora.
“Si può affermare che ci sono progressi significativi sulla via della smilitarizzazione”, ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax. “Non ci sono contatti preliminari” tra Russia e Usa in merito alla possibilità di un incontro tra Vladimir Putin e Joe Biden, ha rivelato Peskov. Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sull’apertura ad eventuali iniziative di pace “non tiene conto della realtà attuale”.
“È stato Putin che ha iniziato la guerra, e può completarla anche oggi uscendo dall’Ucraina. Ora non ci sono segni che voglia veramente la pace”, ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista al Financial Times, riportata dall’Ukrainska Pravda. “La Russia spera di congelare la guerra per avere il tempo di riorganizzarsi, riarmare le forze e provare a riprendere l’offensiva”, ha spiegato Stoltenberg.
I Paesi Bassi hanno deciso di stanziare 2,5 miliardi di euro di aiuti per l’Ucraina. E’ stato lo stesso Zelensky a renderlo noto: “Ho avuto una conversazione con il primo ministro olandese Mark Rutte. L’ho ringraziato per la decisione di stanziare 2,5 miliardi di euro per aiutare l’Ucraina”. “Apprezziamo il sostegno dei Paesi Bassi. Continuiamo a lavorare insieme per aumentare la capacità di difesa, la stabilità energetica e ripristinare le infrastrutture critiche”, ha proseguito l’ex comico.
La Corea del Nord nega di aver fornito armi al gruppo paramilitare russo Wagner. Il ministero degli Esteri di Pyongyang ha smentito la fornitura di munizioni alla Russia, definendo la notizia “priva di fondamento”, e denunciato gli Stati Uniti per aver fornito armi letali all’Ucraina, secondo quanto riferito venerdì dall’agenzia di stampa ufficiale Kcna.
Il giapponese Tokyo Shimbun aveva denunciato in precedenza che il mese scorso la Corea del Nord aveva spedito munizioni alla formazione di mercenari russi, compresi proiettili di artiglieria.

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