Starmer vede Zelensky a Londra
Domani, in Alaska, l'atteso vertice Trump-Putin. Ieri quello in videoconferenza fra Ue e Usa col presidente ucraino
Il primo ministro britannico Keir Starmer riceve questa mattina a Londra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ad annunciarlo è il governo britannico. Domani, in Alaska, si terrà l’atteso vertice sull’Ucraina tra il presidente Usa Donald Trump e quello russo Vladimir Putin.
Ieri tre videoconferenze pre vertice
La prima a riferire dell’incontro è l’emittente televisiva Sky News che cita proprie fonti, nonostante dal numero 10 di Downing Street – residenza del primo ministro britannico – non giungano ancora conferme ufficiali sull’agenda. La tappa a Londra segue la visita di ieri a Berlino, dove Zelensky ha incontrato il cancelliere tedesco Friedrich Merz e partecipato a ben tre riunioni in videoconferenza cui hanno partecipato anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo vice James David Vance, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente polacco Karol Nawrocky, il premier britannico Keir Starmer, i presidenti di Commissione europea e Consiglio europeo, Ursula von der Leyen e Antonio Costa e il segretario generale della Nato Mark Rutte.
Crosetto: «Kiev non può ottenere tutto, deve mediare»
«Zelensky sa qual è la linea rossa che non può valicare. Il suo dovere necessario è difendere la libertà dell’Ucraina per l’oggi e per il futuro. Sarà uno Stato sovrano quando avrà certezza di un territorio, quando sarà in grado di difendersi e di riportare a casa gli ucraini fuggiti all’estero. Zelensky conosce il suo obiettivo e le mediazioni che sarà costretto a siglare». Lo dichiara il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della sera oggi in edicola, parlando dell’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin di domani in Alaska, per negoziare la fine delle ostilità in Ucraina. «Nessuna scelta può essergli imposta da Trump, da Putin, dalla Ue e da nessun altro. Ma Zelensky sa che dopo tre anni di guerra gli obiettivi che si era posto devono essere cambiati, non può ottenere tutto, deve mediare tra quel che sarebbe giusto e quel che è accettabile».
Torna alle notizie in home