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Stazioni appaltanti al palo, Cna e Confartigianato: non pagano

Stazioni appaltanti al palo, Cna Costruzioni e Confartigianato Anaepa hanno inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per esprimere la preoccupazione della filiera in merito ai ritardi nella liquidazione delle risorse spettanti per effetto del caro materiali nei contratti pubblici.

Le misure introdotte dal Governo finalizzate al sostegno delle imprese per far fronte al caro materiali hanno imposto alle Regioni di adeguare costantemente i listini prezzi nonché l’istituzione del Fondo compensazioni, destinato a finanziare le stazioni appaltanti in caso di insufficienza delle risorse.

I presidenti di Cna Costruzioni, Enzo Ponzio, e di Confartigianato Anaepa, Stefano Crestini, sottolineano che è “preoccupante constatare come numerose stazioni appaltanti abbiano accumulato significativi ritardi nell’erogazione delle risorse ascrivibili al fondo del ministero, impedendo così alle imprese di ricevere le somme a cui legittimamente hanno diritto. L’attuale scenario – proseguono – sta generando un contesto di estrema difficoltà, con gravi conseguenze che minacciano la stessa sopravvivenza delle aziende. Costrette a sopportare oneri economici aggiuntivi, queste imprese si trovano in una situazione insostenibile, private della possibilità di recuperare le somme spettanti”.

Alla luce delle gravi conseguenze già affrontate dal settore, Cna Costruzioni e Confartigianato Anaepa auspicano un intervento del ministro per accelerare i tempi di erogazione delle risorse.

Solo tre settimane fa, il ministero dell’Economia e delle Finanze aveva assegnato definitivamente risorse pari a 2,4 miliardi del “Fondo Opere indifferibili” alle Opere pubbliche delle Stazioni appaltanti che hanno avviato le procedure di affidamento dall’inizio dell’anno a giugno.

Risorse aggiuntive per fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali e il caro energia per la realizzazione degli Interventi previsti dal “Pnrr” e dal “Piano nazionale per gli Investimenti complementari”. In particolare, l’assegnazione delle risorse relative al primo semestre 2023 – già oggetto di preassegnazione nei mesi scorsi con due distinte procedure (una ordinaria e una semplificata) – è stata confermata con i Decreti del Ragioniere generale dello Stato n. 183 del 3 agosto 2023 e n. 185 dell’8 agosto 2023, a seguito delle verifiche sull’avvenuto avvio delle Procedure di affidamento dei lavori entro il 30 giugno 2023.

Stazioni appaltanti al palo, Cna Costruzioni e Confartigianato Anaepa hanno inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per esprimere la preoccupazione della filiera in merito ai ritardi nella liquidazione delle risorse spettanti per effetto del caro materiali nei contratti pubblici.

Le misure introdotte dal Governo finalizzate al sostegno delle imprese per far fronte al caro materiali hanno imposto alle Regioni di adeguare costantemente i listini prezzi nonché l’istituzione del Fondo compensazioni, destinato a finanziare le stazioni appaltanti in caso di insufficienza delle risorse.

I presidenti di Cna Costruzioni, Enzo Ponzio, e di Confartigianato Anaepa, Stefano Crestini, sottolineano che è “preoccupante constatare come numerose stazioni appaltanti abbiano accumulato significativi ritardi nell’erogazione delle risorse ascrivibili al fondo del ministero, impedendo così alle imprese di ricevere le somme a cui legittimamente hanno diritto. L’attuale scenario – proseguono – sta generando un contesto di estrema difficoltà, con gravi conseguenze che minacciano la stessa sopravvivenza delle aziende. Costrette a sopportare oneri economici aggiuntivi, queste imprese si trovano in una situazione insostenibile, private della possibilità di recuperare le somme spettanti”.

Alla luce delle gravi conseguenze già affrontate dal settore, Cna Costruzioni e Confartigianato Anaepa auspicano un intervento del ministro per accelerare i tempi di erogazione delle risorse.

Solo tre settimane fa, il ministero dell’Economia e delle Finanze aveva assegnato definitivamente risorse pari a 2,4 miliardi del “Fondo Opere indifferibili” alle Opere pubbliche delle Stazioni appaltanti che hanno avviato le procedure di affidamento dall’inizio dell’anno a giugno.

Risorse aggiuntive per fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali e il caro energia per la realizzazione degli Interventi previsti dal “Pnrr” e dal “Piano nazionale per gli Investimenti complementari”. In particolare, l’assegnazione delle risorse relative al primo semestre 2023 – già oggetto di preassegnazione nei mesi scorsi con due distinte procedure (una ordinaria e una semplificata) – è stata confermata con i Decreti del Ragioniere generale dello Stato n. 183 del 3 agosto 2023 e n. 185 dell’8 agosto 2023, a seguito delle verifiche sull’avvenuto avvio delle Procedure di affidamento dei lavori entro il 30 giugno 2023.

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