Economia

Stellantis in rosso: i perché e le ultime difficoltà

Speculazioni e nervosismo a Piazza Affari per lo slittamento dei dati sugli shipments globali di nuove vetture a fine luglio

di Angelo Vitale -

John Elkann


Oggi il titolo Stellantis è stato tra i peggiori performer di Piazza Affari, con una caduta del 3,5% intorno alle 9:35, raggiungendo quota 7,89 euro, mentre il resto della Borsa italiana mostrava invece un avvio positivo. Stellantis ha chiuso la seduta con un calo superiore al 3,5%, risultando il titolo più penalizzato del listino milanese.

Cosa è successo a Stellantis e perché

Il precipitare delle quotazioni è stato provocato da indiscrezioni di mercato secondo cui Stellantis avrebbe spostato al 29 luglio la diffusione del dato sugli shipments globali di nuove vetture, accorpandolo ai risultati trimestrali. Questa decisione ha generato incertezza tra gli investitori, che hanno reagito con vendite marcate. Il mercato tende infatti a maldigerire i ritardi nella comunicazione di dati chiave, specie quando non accompagnati da spiegazioni immediate.

Non vi sono state comunicazioni ufficiali da parte di Stellantis che chiarissero il motivo del rinvio, alimentando ulteriormente speculazioni e nervosismo tra gli operatori.

Ed è persistente per Stellantis il contesto negativo: la perdita odierna si inserisce in un quadro di difficoltà con pressioni da mesi legate a cattive performance in Nord America, competizione globale (soprattutto cinese), revisioni al ribasso delle stime di profittabilità. Fattori che hanno già pesato sulle quotazioni e sulla fiducia degli investitori.

L’addio ai veicoli a idrogeno

Due giorni fa, l’addio ai veicoli a idrogeno e la decisione di interrompere il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile alimentate a idrogeno.

Tra i punti principali dell’annuncio ufficiale, la sospensione del lancio della gamma Pro One a idrogeno (prevista per l’estate 2025 in stabilimenti francesi e polacchi), con la conseguente cessazione della produzione in serie di questi veicoli, l’interruzione dello sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno a causa della mancanza di infrastrutture, alti costi di sviluppo, insufficienti incentivi all’acquisto e assenza di prospettive di mercato a medio termine, nessuna previsione di veicoli commerciali leggeri a idrogeno prima della fine del decennio, dialoghi avviati con gli azionisti di Symbio (joint venture per le celle a combustibile) per valutare le conseguenze di mercato.


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