Sport

Stop agli atleti transgender in vasca

L'organo di governo mondiale del nuoto creerà una nuova "categoria aperta"

di Redazione -

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La partecipazione delle atlete transgender alle competizioni femminili di alto livello è stata limitata dalla Fina, l’organo di governo mondiale del nuoto. Contestualmente verrà creato nei prossimi sei mesi un gruppo di lavoro che avrà il compito di stabilire una nuova “categoria aperta” anche ai transgender, che dovrebbe essere almeno per ora limitata ad alcuni eventi. La decisione – come rileva Rainews – è stata presa durante il congresso generale straordinario della Fina a margine dei campionati del mondo di Budapest, dopo che i membri hanno ascoltato il rapporto redatto da una “commissione transgender” composta da importanti figure mediche, legali e sportive.

“Non voglio che a un atleta venga detto che non può competere ai massimi livelli”, ha detto Husain Al-Musallam presidente della Federazione internazionale (Fina) durante il congresso straordinario tenutosi durante i Campionati del Mondo di nuoto a Budapest. “Fonderò un gruppo di lavoro per creare una categoria aperta durante le nostre competizioni. Saremo la prima federazione a farlo”.

Il divieto per le atlete transgender di gareggiare in vasca con le atlete di sesso femminile è sostenuto da Caitlyn Jenner. Nato nel 1949 come William Bruce Jenner, è stato campione olimpico di Decathlon nel 1976 a Montreal, in Canada, ed è padre di sei figli. Nel 2005 si è dichiarato donna e ha ottenuto il cambio del nome. Su Twitter Jenner ha scritto: “Ciò che è giusto è giusto! Se attraversi la pubertà maschile non dovresti essere in grado di prendere medaglie dalle donne. Punto”. Jenner era intervenuto su questo tema già in diverse occasioni.


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