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Stop negoziati, Israele: Cancelleremo Gaza

Gli Usa attaccano le pretese di Hamas e non escludono opzioni alternative per liberare gli ostaggi

di Angelo Vitale -


Si sono arenati i negoziati in corso a Doha in Qatar, per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Dopo settimane di tentativi mediati da Stati Uniti, Qatar, Egitto e altri attori, la delegazione americana guidata dall’inviato speciale Steve Witkoff ha deciso di ritirarsi ufficialmente dai colloqui, accusando Hamas di “egoismo” e di non collaborare sinceramente verso un’intesa sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi ancora rimasti nella Striscia di Gaza.

Stop negoziati

Secondo fonti statunitensi, Hamas avrebbe presentato una nuova richiesta ritenuta inaccettabile da Israele: il rilascio di 200 palestinesi condannati all’ergastolo e altri 2mila detenuti, incarcerati dopo il 7 ottobre 2023, in cambio di soli 10 ostaggi israeliani vivi, numeri ritenuti eccessivi da Israele.

Il fallimento dei negoziati sancisce l’impossibilità, con le attuali condizioni, di una soluzione negoziata immediata per Gaza, lasciando la popolazione civile nella disperazione: sono 2 milioni gli sfollati sempre più spinti verso la costa.

Gli Usa hanno dichiarato di non escludere “opzioni alternative” per liberare gli ostaggi, senza precisarle. Potrebbe essere deciso – improbabile – l’uso della forza militare e l’intervento diretto nella Striscia oppure un più pressante negoziato sulla catastrofe umanitaria in corso a Gaza.

Macron riconosce la Palestina

intanto, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la decisione storica di riconoscere lo Stato di Palestina, ufficializzando l’annuncio all’Onu nel mese di settembre, ribadendo la necessità di un cessate il fuoco immediato, della liberazione degli ostaggi e di un massiccio aiuto umanitario per Gaza.

“Distruggeremo Gaza”

Non favoriscono il tentativo della ripresa di negoziati le parole di Amihai Ben-Eliyahu, ministro israeliano ultranazionalista ed esponente di estrema destra, che ha rilasciato dichiarazioni forti e molto controverse, affermando che tutta Gaza sarà ebraica” e che “il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata. Grazie a Dio, stiamo estirpando questo male”. Queste parole, riportate dal giornalista Barak Ravid su X e riprese da diversi media internazionali, suscitano commenti aspri, interpretando la frase come “conferma del disegno di sterminio del popolo palestinese”.


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