Ambiente

Storia del digitale “green”

di Angelo Vitale -


Ma davvero il digitale può aiutare la sostenibilità? Una domanda che appare generica. Ormai, infatti, digitale e sostenibilità sono diventati temi e argomenti pervasivi e spesso ambivalenti. Basti pensare all’emergenza pandemica, che ci ha sì costretti a rimanere in casa e a lavorare attraverso lo smart working, ma ha contemporaneamente ridotto in maniera generalizzata il livello di inquinamento, tanto da presentarci – il ricordo resta indelebile in molti di noi – spiagge divenute incontaminate come mai ci si sarebbe aspettato. O città vissute come inaspettati polmoni di aria pulita per tutti.
La stessa riflessione può essere fatta per il conflitto russo-ucraino, ormai sulle cronache di ogni giorno evidente nei suoi aspetti di alta tecnologia ove il digitale la fa e continua a farla da padrone riguardo agli attacchi informatici, mentre è stato contemporaneamente il fattore principale di una purtroppo persistente alterazione del mercato energetico, ma pure il forte acceleratore della consapevolezza sui fini della transizione energetica verso le rinnovabili.
Di tutto questo tratta il libro “Verde & Digitale – In viaggio tra sostenibilità, innovazione e competitività” di Stefano Belletti per Edizioni Ambiente.
Belletti, attualmente advisory per iniziative di trasformazione aziendale e di mentorship in programmi di accelerazione start-up, approfondisce il contributo delle tecnologie digitali alle sfide per l’ambiente e ne attraversa tutte le dimensioni primarie, dalla transizione energetica all’economia circolare, fino alla preservazione del capitale naturale. Per arrivare a ciò che oggi è il binomio tecnologia-sostenibilità, comunemente indicato come Tech4Good.
L’innovazione è il filo che unisce questi due mondi: coniuga il green al digital e determina la competitività di un’azienda. Perché la domanda centrale che ormai ogni impresa deve farsi, la pone in primo piano per fare migliore il futuro che ci attende. Digitale e sostenibilità sono diventati i nuovi e imprescindibili pilastri della strategia d’impresa, contribuendo a far sì che il vantaggio competitivo possa diventare un fattore complementare per la creazione di un valore condiviso per la comunità, il territorio e l’ecosistema stesso in cui ciascuna azienda opera. Insomma, è il nuovo modo di essere competitivi, preservando il valore sul lungo termine. Per alcuni, l’unica strada percorribile per non rimanere parte di un segmento residuale nell’economia di domani.
Il libro di Belletti segue una logica di prospettiva aziendale, familiare a chi lavora in una impresa o a chi la studia dall’esterno per comprenderne tutti gli stimoli e le opportunità per l’intera società. Ma non si presenta come un manuale. È piuttosto una raccolta di “appunti di viaggio” per chi vuole affrontare o sta affrontando un percorso di digital business transformation, e alterna considerazioni teoriche a un approccio assai concreto, raccontando anche oltre 200 casi realizzativi e 6 case history di eccellenze produttive italiane.

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