Esteri

Sudafrica: la ministeriale dei Brics tra incognite e accuse

di Ernesto Ferrante -


Città del Capo ospita per la prima volta la riunione dei ministri degli Esteri dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). L’ordine del giorno non è stato reso pubblico, ma viene data per scontata una discussione sul possibile allargamento ad altri ingressi.
Molto delicato è il ruolo di Pretoria, seconda economia del continente africano, che si sta sforzando di mantenere un equilibrio nelle relazioni internazionali con i suoi partner. Particolarmente scivolosa è la questione dell’eventuale presenza al vertice di agosto del presidente russo Vladimir Putin, contro il quale la Corte penale internazionale (Cpi) ha spiccato un mandato di arresto internazionale.
Il governo sudafricano ha già annunciato l’immunità diplomatica per i funzionari stranieri partecipanti, aprendo alla partecipazione di Putin, sottolineando che il provvedimento è “di routine”.
Nell’avviso pubblicato sulla Gazzetta dalla ministra degli Esteri, Naledi Pandor, viene precisato che analogo regime si applica anche chi prende parte alla riunione dei ministri degli Esteri del gruppo, in linea con la legge sulle immunità e sui privilegi diplomatici.
Il presidente Cyril Ramaphosa ha denunciato in più occasioni le “straordinarie pressioni” sul Sudafrica affinché abbandoni il suo non allineamento sul conflitto in Ucraina, da lui definito “una sfida di fatto tra Russia e Occidente”.
Il presidente invierà una delegazione composta da quattro persone negli Paesi membri del G7 in modo da chiarire la sua posizione.

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