Attualità

Super Green Pass, le norme in vigore da martedì 1 febbraio

di Roberto Falleri -


Si potrà accedere senza il documento verde” solo in supermercati, farmacie, negozi di ottica e alimentari, oltre che in strutture sanitarie e uffici giudiziari e di polizia

Dal primo febbraio prossimo si potrà accedere senza green pass solo in supermercati, farmacie, negozi di ottica e alimentari, oltre che in strutture sanitarie e uffici giudiziari e di polizia. È quanto prevede il nuovo Dpcm che elenca le attività “necessarie al soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”. Il provvedimento stabilisce in particolare che si potrà entrare privi di certificazione verde in “esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande”, come supermercati, discount, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari, “escluso in ogni caso il consumo sul posto”. Possibile fare spesa anche in negozi di animali domestici e alimenti per animali domestici, di articoli igienico-sanitari e in distributori di carburanti. Ingresso libero, poi, pure in ottici, farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, oltre che in negozi di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati. Nell’elenco “no pass” anche le strutture sanitarie, sociosanitarie e veterinarie, così l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice. Consentito infine l’ingresso senza certificazioni verdi anche agli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali, agli uffici giudiziari e dei servizi sociosanitari “esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata”. L’elenco delle attività senza “green pass” commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto; commercio al dettaglio di prodotti surgelati; commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari; commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica); commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di materiale per ottica; commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento. Prosegue la protesta dei Tabaccai Passi avanti nella vertenza che oppone i tabaccai, che protestano per l’obbligo di “green pass” per i loro clienti, al Governo. Una delegazione della Fit (la Federazione italiana tabaccai aderente a Confcommercio), guidata dal presidente nazionale, Giovanni Risso, è stata infatti ricevuta il 25 gennaio scorso al Ministero della Salute dal sottosegretario Andrea Costa. “Abbiamo posto le premesse per l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo – ha dichiarato Risso al termine dell’incontro – e siamo fiduciosi che le nostre richieste vengano accolte e che si riescano ad arginare le conseguenze di scelte finora sconsiderate. Trovo positivo che il Governo abbia dimostrato disponibilità ad ascoltare la voce della nostra categoria”. Costa, secondo quanto riporta una nota della Fit, ha affermato: “è dovere della politica ascoltare le istanze della cittadinanza e mettersi a disposizione per trovare le soluzioni migliori e più indicate. Con l’incontro odierno, estremamente positivo, è auspicabile che si possa avviare un confronto tra il Governo e le associazioni di categoria al fine di individuare un possibile percorso condiviso che possa coniugare le preoccupazioni del Governo con le richieste del comparto, anche in ragione del ruolo importante che hanno assunto le tabaccherie durante il lockdown, assicurando alcuni servizi essenziali per tutti i cittadini”.


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