Tangenti al Sant’Eugenio, Palumbo sospeso
L'immediato intervento dell'Asl Roma 2
Il primario di Nefrologia dell'ospedale Sant'Eugenio Roberto Palumbo arrestato con l'accusa di corruzione nell'ambito di una indagine che vede coinvolte 12 persone
La Asl Roma 2 apre un fascicolo interno su Roberto Palumbo, primario di nefrologia del Sant’Eugenio arrestato in flagranza mentre riceveva 3mila euro, per la Procura di Roma tangenti. L’azienda ha attivato l’ufficio disciplinare e disposta la sospensione obbligatoria prevista dal contratto della sanità. Il medico si trova ai domiciliari dopo l’arresto. L’indagine prosegue.
Palumbo ai domiciliari, le prime mosse degli investigatori
Palumbo aveva ricevuto gli arresti dopo un intervento dei carabinieri che lo avevano sorpreso mentre incassava una presunta tangente. Gli investigatori avevano ricostruito i passaggi del contatto e avevano acquisito i primi atti clinici utili. La Procura aveva valutato i flussi economici e aveva approfondito i rapporti professionali del primario. La Asl è intervenuta subito dopo aver attivato le procedure interne previste dall’articolo 51 del contratto.
Le attività degli inquirenti e la posizione della difesa
Gli inquirenti, nell’ambito dell’inchiesta che ha condotto all’arresto d Palumbo per le tangenti al Sant’Eugenio, avevano ascoltato i primi testimoni e avevano raccolto materiale tecnico. Gli investigatori mirano a definire il contesto delle presunte richieste di denaro e verificare eventuali episodi collegati. La difesa di Palumbo ha annunciato collaborazione e chiesto una rapida valutazione degli atti.
Il quadro dell’indagine
La vicenda si colloca nel quadro di verifiche sulla gestione delle attività cliniche e sui rapporti tra pubblico e privato nel settore dei pazienti in dialisi. La Procura punta a chiudere la prima fase entro poche settimane. Le verifiche sugli atti amministrativi procedono.
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