Taxi e Ncc, Urso fa arrabbiare le associazioni: con lui nessuna riforma vera
“Si è concluso pochi minuti fa l’incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e la categoria Ncc. Di fatto, sul tavolo, il ministro ha annunciato che per gli Ncc vi saranno esclusivamente degli incentivi per l’acquisto di auto ibride ed elettriche nel decreto atteso per il 7 agosto. Pur apprezzando l’atteggiamento propositivo del ministro e l’apertura ad una attività emendativa, di fatto dobbiamo constatare che dopo il decreto di agosto i taxi potranno raddoppiare la loro offerta mentre l’Ncc continuerà ad essere ingessato, sotto organico, inadeguato a rispondere alla domanda attuale e ancor più a quella prevista per i prossimi eventi come il Giubileo e le Olimpiadi“.
Così in una nota Francesco Artusa, Giorgio Dell’Artino e Mauro Ferri, rispettivamente presidenti di ‘Sistema Trasporti’, comitato Air e Anitrav, le associazioni maggiormente rappresentative degl Ncc. “Attiveremo attività parlamentari per cercare di migliorare il decreto in arrivo, ad esempio proponendo delle strette che impediscano alle organizzazioni taxi di offrire servizi Ncc come tour turistici che distolgono veicoli dal servizio da piazza contribuendo al problema dei taxi introvabili – aggiungono -. Cercheremo infine occasioni di confronto e di analisi approfondite che non sono possibili in un contesto come questo dato che, viene convocato sostanzialmente chiunque lo chieda a prescindere dalla rappresentatività nei numeri e nella diffusione sul territorio. Spesso la scarsa rappresentatività coincide con la mancanza di preparazione che si traduce con numeri e circostanze buttate a caso che minano la credibilità dell’intero comparto. Come sempre, faremo del nostro meglio per proteggere la categoria anche dal fuoco amico”.
Poco prima, da Urso, erano arrivate parole fiduciose sulla riforma: “Con il decreto che presenteremo lunedì d’intesa con il Mit si apre un percorso di riforma legislativa per un settore strategico per il Paese, che dovrà portare a maggior efficienza e trasparenza anche a fronte della significativa crescita dell’afflusso di turisti stranieri e delle grandi sfide che ci attendono nei prossimi anni, dal Giubileo del 2025 alle Olimpiadi di Milano-Cortina, che porteranno nelle nostre città decine di milioni di pellegrini e visitatori. Un percorso che consentirà all`Italia di aspirare a diventare il principale polo di attrazione turistica in Europa”.
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