Xi Jinping e Lee Jae-myung rilanciano le relazioni tra Cina e Corea del Sud
Il presidente cinese Xi Jinping e il nuovo presidente sudcoreano Lee Jae-myung, insediatosi la scorsa settimana, hanno avuto il loro primo colloquio telefonico, segnando un potenziale punto di svolta nelle relazioni tra Cina e Corea del Sud. La conversazione, secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, si è concentrata sulla volontà comune di rafforzare il partenariato strategico di cooperazione e promuovere un ordine regionale più stabile e prevedibile. Xi ha sottolineato che Pechino e Seul dovrebbero “infondere maggiore certezza nel panorama regionale e internazionale”, difendendo congiuntamente il multilateralismo e il libero scambio, principi messi sotto pressione dalle recenti tensioni geopolitiche e dalla guerra commerciale avviata dall’amministrazione Trump. “Una cooperazione bilaterale stretta e un coordinamento multilaterale sono essenziali per garantire la stabilità e il buon funzionamento delle catene industriali e di approvvigionamento globali e regionali”, ha detto Xi, secondo quanto riportato.
Il colloquio arriva in un momento delicato
Le relazioni tra i due Paesi si erano raffreddate durante la presidenza di Yoon Suk-yeol, predecessore di Lee, noto per il suo deciso allineamento con Washington e l’apertura a una maggiore collaborazione con il Giappone, nonostante le persistenti tensioni storiche. Con l’arrivo di Lee, che in campagna elettorale ha promesso un approccio più “pragmatico e pratico”, Pechino vede ora una possibilità di ricucire i rapporti. Durante il confronto, Xi ha definito “coerente con la tendenza attuale” un rapporto “sano, stabile e in rafforzamento continuo” tra le due economie asiatiche, entrambe fortemente dipendenti dalle esportazioni e dunque vulnerabili alle fluttuazioni delle catene di fornitura globali. Seul resta uno dei principali partner commerciali della Cina, mentre Pechino è, per la Corea del Sud, il primo mercato di sbocco per molte industrie strategiche. Lee, dal canto suo, ha lasciato intendere di voler riequilibrare le relazioni estere del Paese, mantenendo la storica alleanza con gli Stati Uniti sul fronte della difesa, ma cercando di disinnescare le tensioni con la Cina, in particolare sulla questione di Taiwan, che il neo presidente considera non prioritaria per la Corea del Sud. La telefonata Xi-Lee rappresenta quindi un primo passo verso un riavvicinamento, in un’area geopolitica complessa e sempre più centrale nello scacchiere globale.
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