spot_img

TENNIS, MEDVEDEV A WIMBLEDON AD UNA CONDIZIONE

Il ministro dello sport britannico Nigel Huddleston permetterà di giocare a Wimbledon ai tennisti russi solo se dimostreranno la loro contrarietà all’invasione in Ucraina voluta dal presidente russo Vladimir Putin.
In un incontro in Parlamento Huddleston ha dichiarato che starebbe già discutendo la questione con l’All England Lawn Tennis Club, gli organizzatori dei Championships.

Il ministro ha dichiarato: “Non mi sentirei a mio agio se un tennista russo con una bandiera russa vincesse Wimbledon. Molte nazioni hanno concordato di impedire ai russi di competere. Poi ci sono anche le questioni che riguardano i visti. Ma quando si tratta di singole persone, le questioni sono più complesse”.

Il punto di partenza di Huddleston è chiaro. “A nessun rappresentante della Russia dovrebbe essere concesso di giocare” ha affermato. La sua posizione ribadisce la grandezza della contrapposizione fra la Gran Bretagna e la Russia che ha coinvolto anche il mondo dello sportivo, come dimostra il blocco dei beni dell’ormai ex proprietario del Chelsea  Roman Abramovich colpito a causa della sua vicinanza al presidente Putin.

Il ministro dello sport britannico Nigel Huddleston permetterà di giocare a Wimbledon ai tennisti russi solo se dimostreranno la loro contrarietà all’invasione in Ucraina voluta dal presidente russo Vladimir Putin.
In un incontro in Parlamento Huddleston ha dichiarato che starebbe già discutendo la questione con l’All England Lawn Tennis Club, gli organizzatori dei Championships.

Il ministro ha dichiarato: “Non mi sentirei a mio agio se un tennista russo con una bandiera russa vincesse Wimbledon. Molte nazioni hanno concordato di impedire ai russi di competere. Poi ci sono anche le questioni che riguardano i visti. Ma quando si tratta di singole persone, le questioni sono più complesse”.

Il punto di partenza di Huddleston è chiaro. “A nessun rappresentante della Russia dovrebbe essere concesso di giocare” ha affermato. La sua posizione ribadisce la grandezza della contrapposizione fra la Gran Bretagna e la Russia che ha coinvolto anche il mondo dello sportivo, come dimostra il blocco dei beni dell’ormai ex proprietario del Chelsea  Roman Abramovich colpito a causa della sua vicinanza al presidente Putin.

Pubblicitàspot_img
Pubblicitàspot_img

Ultimi articoli