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Terremoto devasta il Marocco: 820 morti. Tajani: “Nessun italiano ferito”

di Cristiana Flaminio -


AGGIORNAMENTO ORE 14.50

Continua a crescere il numero delle vittime. Sarebbero almeno 820 i morti in seguito al tremendo terremoto che ha sconvolto il Marocco e, in particolare, l’area attorno a Marrakesh. I feriti hanno raggiunto il numero di 672. Di questi, 205 versano in gravi condizioni.

 

AGGIORNAMENTO ORE 10.41

Anche Israele è pronta a mobilitarsi per dare una mano a favore delle popolazioni del Marocco sconvolte dal terremoto di ieri notte. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha promesso sostegno: “il popolo di Israele sta accanto al nostro amico, il popolo del Marocco, in questo momento difficile e prega per il suo benessere e assicura che aiuteremo in ogni modo necessario”. Mobilitate tutte le agenzie governative.

 

AGGIORNAMENTO ORE 10.38

Ubi maior, minor cessat. La tragedia del Nord Africa unisce, per una volta, persino Mosca e Kiev. Il presidente russo Vladimir Putin ha presentato le condoglianze sue e del Paese al Re del Marocco Mohammed VI: “Vostra Maestà, vi prego di accettare le mie sincere condoglianze in relazione alle tragiche conseguenze del devastante terremoto nelle regioni centrali del vostro Paese”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha voluto inviare anche lui un messaggio al Re: “Le nostre più sentite condoglianze a Sua Maestà il Re Mohammed VI e a tutti i marocchini per le vittime del terribile terremoto nella regione di Marrakesh. Auguro ai feriti una rapida guarigione. L’Ucraina è solidale con il Marocco in questo tragico momento”.

AGGIORNAMENTO ORE 9.47

La macchina dei soccorsi già rischia di incepparsi. Il grave problema che si riscontra in queste ore sarà quello di portare aiuti nelle aree interne dell’Atlante. Dove ci sono decine e decine di villaggi sostanzialmente isolati e difficili da raggiungere.

 

AGGIORNAMENTO ORE 9.35

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che nessuno dei 200 italiani presenti nell’area sconvolta dal sisma è rimasto ferito. A La 7, il vicepremier ha detto: “Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti, né vittime, «quindi le cose per i nostri connazionali potrebbero essere andate in modo migliore rispetto ai tanti marocchini purtroppo deceduti”. Secondo il ministro: “Circa 200 italiani erano al momento delle scosse in quella parte del Marocco. Ambasciata e consolati si sono subito mobilitati, dall’Unità di crisi sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani”.

AGGIORNAMENTO ORE 9.31

La tv pubblica del Marocco ha diramato un bollettino che aggrava, raddoppiandolo, il bilancio del terremoto che ha sconvolto il Paese nella notte. I morti sarebbero più di 600 e i feriti, molti dei quali in gravi condizioni, almeno 300. I numeri citati provengono dal Ministero degli Interni secondo cui ci sono, per il momento, 632 morti e 329 feriti, 51 dei quali in pericolo di vita.

Un devastante terremoto sconvolge Marrakesh e il Marocco. La terra trema nell’Atlante, undici minuti dopo la mezzanotte, ora locale: il primo bilancio è terribile: ci sarebbero quasi 300 morti e più di 150 feriti. Il sisma, di magnitudo 6,8, ha avuto come epicentro il centro del Paese. Per la precisione, si tratta di una zona a metà strada tra Marrakesh e Agadir, nei pressi del villaggio di Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil. Che si trova a poco più di 70 chilometri da Marrakesh. La scossa, però, è stata chiaramente avvertita lungo l’intera dorsale della catena dell’Atlante, dalle porte del deserto di Merzouga fino a Casablanca e Rabat, dall’altra parte del Paese. Il sisma è stato tanto potente da far tremare anche il Sud della Spagna.

I danni sono a dir poco ingenti. Le conseguenze del terremoto, il Marocco, se le porterà indietro per anni. Intanto sono stati immediatamente mobilitati le forze dell’ordine, esercito e vigili del fuoco per portare soccorso alle tante persone rimaste intrappolate. Il ministero degli Interni del Regno ha chiesto da subito ai cittadini di mantenere, dove possibile, la calma. Ma la situazione è a dir poco pesante. Al punto che l’Ue, con il presidente dell’Eurogruppo Charles Michel, ha promesso aiuti immediati e che il capo dell’India, ha espresso la solidarietà sua e del Paese al Marocco impegnandosi a mandare aiuti e sostegni il prima possibile. La notte è trascorsa tra attestati di vicinanza e cordoglio al Paese maghrebino. E tra i preparativi, anche all’estero, per inviare spedizioni di assistenza al Marocco.

La conta dei morti, purtroppo, è già a tre cifre. Almeno 296 persone avrebbero perduto la vita a causa del terremoto. Mentre sono stati registrati, finora, almeno 150 feriti. Ma si tratta, purtroppo, solo dei primi numeri. Il bilancio potrebbe aggravarsi. Nel frattempo si continua a scavare. Nella speranza di salvare quante più vite possibili, dopo la notte più lunga, trascorsa in strada, con la paura di una nuova scossa.


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