Terzo Settore: il motore silenzioso dell’Italia che include
Gli Enti del Terzo Settore rappresentano un motore fondamentale per l’Italia: non è solo un’affermazione, ma una consapevolezza sempre più radicata nel cuore della società italiana. In un tempo segnato da trasformazioni profonde e da nuove fragilità, il Terzo Settore si configura come un pilastro di coesione sociale, un laboratorio vivo di solidarietà, innovazione civica e partecipazione attiva. Associazioni, cooperative, fondazioni e organizzazioni di volontariato infatti operano ogni giorno nei territori con competenza e passione, là dove lo Stato e il mercato da soli non bastano. E, numericamente parlando, sono un vero esercito della solidarietà, un universo che continua a crescere. “In Italia il Terzo Settore ha un notevole impatto economico e sociale. Secondo il Rapporto Terzo Settore 2024, infatti, il Non Profit nel nostro Paese genera 84 miliardi di euro, pari al 4,4% del PIL, impiega oltre 900mila dipendenti e conta su circa 4,7 milioni di volontari e 360mila enti presenti sul territorio (Dati: Forum Terzo Settore; Istat). – spiega a L’identità Eleonora Mattia, consigliera regionale del Lazio -. Parliamo di un know how che, in partnerhip con il pubblico, attraverso convenzioni, accreditamenti e co-progettazione, eroga servizi essenziali in diversi settori strategici delle politiche sociali, dall’assistenza agli anziani alla prima infanzia, dall’integrazione dei migranti al contrasto alla povertà educativa. Per questo è fondamentale riconoscerne l’importanza migliorando e potenziando l’attività del Terzo settore, soprattutto per i cittadini cui i loro servizi sono rivolti, con alcune azioni mirate. Ad esempio: ridurre gli adempimenti amministrativi per enti di piccole dimensioni; estendere le agevolazioni Ires agli enti commerciali del Terzo settore; incentivi per aziende che collaborano con Ets; fondi strutturali per la professionalizzazione degli operatori; bandi dedicati per progetti digitali e sostenibili”. E a proposito di azioni istituzionali, nel triennio 2025-2027 gli Enti del Terzo Settore avranno a disposizione 141 milioni di euro per proprie iniziative e progetti. A definire il quadro delle risorse finanziarie, nonché la loro ripartizione in base a obiettivi generali e aree prioritarie di intervento è lo schema di atto d’indirizzo, firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, il 7 agosto 2025. “Gli Enti del Terzo Settore rappresentano una risorsa fondamentale per il nostro Paese – ha sottolineato il mese scorso il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone -; con la loro capacità di costruire reti territoriali, interpretare i bisogni sociali e promuovere inclusione e solidarietà contribuiscono in modo concreto alla coesione delle nostre comunità”.
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