Nuovo test, nuova esplosione per SpaceX
Nuovo test, nuova esplosione in volo per il razzo Starship di SpaceX. “Ormai abbiamo acquisito una certa esperienza in materia”, ha affermato Dan Hout responsabile del programma spaziale dell’azienda di Elon Musk in un video dopo il test: “Abbiamo perso il contatto con la navicella”. La Faa americana, l’ente regolatore dell’aviazione, ha deciso di sospendere alcuni decolli a seguito del nuovo incidente e ha ordinato un’inchiesta precisa e puntuale a SpaceX per fare pienamente chiarezza attorno al nuovo incidente nei cieli. La società, intanto, aveva già fatto sapere che Starship aveva subito quello che è stato definito, con una certa dose di linguaggio tecnico-eufemistico, un “disassemblaggio rapido non programmato”. In pratica è esploso senza, per ora, sapere perché.
La Starship si era alzata in volo dal Texas senza problemi quando erano da poco scoccate le 17:30 ora locale (00:30 in Italia). Ma sono bastati pochi minuti dopo il decollo e la separazione dei due stadi, il propulsore battezzato Super Heavy ha iniziato una discesa controllata verso la rampa di lancio, prima di essere afferrato da bracci meccanici installati sulla torre di lancio. Si tratta di una manovra molto complessa, riuscita per la terza volta giovedì tra gli applausi e le grida di gioia dello staff. È invece esploso il secondo razzo. Il test di SpaceX, nell’ambito dell’approccio “distruttivo” utilizzato da Musk e dai suoi progettisti, è servito a confermare alcune informazioni e a ricavarne delle altre. L’obiettivo rimane sempre quello della conquista dello spazio, un affare che diventa sempre più appannaggio dei privati. Almeno negli Stati Uniti d’America.
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