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TESTAMENTO BIOLOGICO: GLI ITALIANI SONO SCETTICI

di Maurizio Zoppi -

TESTAMENTO BIOLOGICO


 

Sono passati ben cinque anni dall’entrata in vigore della legge sulle Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento nel nostro Paese, eppure quanti italiani sanno di cosa parliamo? Pochissimi. I cittadini che conoscono questo strumento fondamentale che permette di poter decidere, in anticipo e consapevolmente, sul proprio fine vita, sono solo lo 0,4% i quali hanno depositato le disposizioni anticipate di trattamento. Dal 31 gennaio 2018, la legge 219/2017 sul testamento biologico, garantisce a tutti i cittadini italiani il diritto di scegliere liberamente, in previsione di una futura incapacità di autodeterminarsi, a quali trattamenti sanitari sottoporsi o rifiutare. Da allora non è mai stata realizzata una campagna istituzionale volta a informare cittadini, medici e personale sanitario, come previsto dalla stessa legge, e questo ha creato un enorme vuoto di informazione e consapevolezza. Grazie a un accesso agli atti generalizzato, l’Associazione Luca Coscioni ha avviato nei mesi scorsi un’indagine, condotta da Matteo Mainardi e Alessandro De Luca, per richiedere a 6500 comuni quante DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) sono state ricevute dall’entrata in vigore della legge a oggi e quante di queste sono state trasferite alla Banca dati nazionale. Ma i dati sono davvero sconfortanti. Su 47.439.101 persone residenti, infatti sono state depositate appena 186.235 DAT e di queste 145.118 sono state inviate alla Banca Dati Nazionale. Dati in continuo aggiornamento: sul ‘contatore’ dell’Associazione Coscioni, si ha una Dat ogni 215 abitanti. Da parte del Ministero della Salute infatti non è mai stata condotta alcuna campagna informativa a beneficio delle persone, come invece indicato nella legge. “Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministero della salute, le regioni e le aziende sanitarie provvedono a informare della possibilita’ di redigere le DAT in base alla presente legge, anche attraverso i rispettivi siti internet”. E proprio a 5 anni dalla entrata in vigore delle legge, l’Associazione lancia una campagna informativa attraverso i propri strumenti di comunicazione suddivisa in due principali iniziative: un’iniziativa stampa/social che farà leva su un video narrato da Giobbe Covatta dal titolo “Il biotestamento spiegato agli adulti”, per illustrare l’importanza del testamento biologico e offrire tutte le informazioni per poterlo fare subito. “Ci sostituiamo ancora una volta allo Stato, coi mezzi a nostra disposizione. Abbiamo chiesto ufficialmente un incontro anche all’attuale Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per parlare di questo e altri temi cruciali legati alle libertà fondamentali e al diritto alla salute,” dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere Associazione Luca Coscioni.

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