Attualità

The friendly pope

di Andrea Canali -


Sicuramente si possono considerare importanti le prime dichiarazioni dopo la morte di Benedetto XVI, sotto forma di intervista, che Papa Francesco ha voluto rilasciare ad una agenzia americana. Entrando nel merito, il Santo Padre per smentire – o comunque contenere le voci che volevano vederlo affaticato e non in perfetta forma fisica-, ha puntualizzato tale circostanza dichiarando di essere in buona salute anche rispetto alla sua età. Tale affermazione può essere ritenuta importante in quanto va a rassicurare i fedeli di tutto il mondo, rispetto alle sue reali condizioni di salute e, finanche, rispetto ad alcuni acciacchi fisici che recentemente il pontefice ha patito. Nello specifico, ricordiamo che era stato infatti operato nell’estate del 2021 ai diverticoli, i quali sembrerebbe gli avrebbero potuto dare ancora noia. In merito invece all’altra problematica salutare -inerente la piccola frattura ossea al ginocchio che lo ha costretto anche ad usare una sedia a rotelle -, conseguenza di una caduta che lo ha visto dolorante anche nelle varie cerimonie pubbliche, lo stesso Pontefice ha confermato che grazie ad una accurata ed attenta terapia sembrerebbe guarita anche tale annosa problematica. Quindi, con il sorriso e con il suo carisma, il Papa argentino ha anche ironizzato sul fatto che potrebbe anche “morire domani ma che è tutto sotto controllo”, rassicurando non solo quindi sulle sue condizioni fisiche ma anche sul fatto di non aver preso in considerazione il fatto di redigere norme inerenti le eventuali dimissioni (da parte sua), e di sentirsi ancora a pieno titolo e chi sa per quanto altro tempo, il Vescovo di Roma. Insomma, un Pontefice rinnovato nel fisico e nel pensiero, come se potessimo immaginare oggi l’apertura della seconda fase del suo pontificato. Infatti, il Papa amato dal popolo – che vede una chiesa in uscita, povera per i poveri e che accoglie tutti – ha ribadito che laddove ci siano delle “critiche” allora vi è “libertà di parola”. A tal proposito -nell’ intervista rilasciata all’ Associated Press -, Francesco ha aggiunto anche altre importanti tematiche, tra le quali la delicata questione dell’omosessualità, affermando: “L’omosessualità non è un crimine, certe scelte sono ingiuste”. Quindi, rivolgendosi ai vescovi, ha detto che forse dovrebbero attivare un processo di cambiamento e di giudizio per riconoscere la dignità di tutti. E li indirizza dicendo loro: “Questi vescovi devono fare un processo di conversione e usare la tenerezza, per favore, come Dio ha per ciascuno di noi”.
Inoltre ha invitato sempre i vescovi cattolici, avendo appunto questo nuovo sguardo, ad accogliere le persone Lgbtq nella Chiesa. Ricordando che “Eesere omosessuali non è un crimine e un peccato”.
Ribadisce quindi che Dio è Padre e benevolo con ognuno di noi, in quanto l’uomo e’ fatto ad immagine e somiglianza di Dio e che, per quanto imperfetti, veniamo comunque amati. Tale messaggio va a confermare e ed a rafforzare anche la visione che ha questo pontificato (che alcuni definiscono progressista) rispetto a tali tematiche. Basti ricordare la risposta che diede proprio direttamente Bergoglio ai giornalisti in aereo al ritorno dal viaggio da Rio de Janeiro, dove vi fu un confronto di circa un’ora, nel quale si affrontarono varie questioni compresa quella della lobby gay.
E il Sommo Pontefice già allora disse : “Si scrive tanto della lobby gay. Io ancora non ho trovato nessuno che mi dia la carta d’identità, in Vaticano. Dicono che ce ne siano. Ma si deve distinguere il fatto che una persona è gay dal fatto di fare una lobby. Se è lobby, tutte non sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?”. E ancora continuò nella risposta: “Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte. Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli, il problema è fare lobby: di questa tendenza o d’affari, lobby dei politici, lobby dei massoni, tante lobby… questo è il problema più grave. E la ringrazio tanto per aver fatto questa domanda”. Quindi in conclusione l’argomento rispetto alla Chiesa Cattolica è sicuramente delicato, ma le aperture di Papa Francesco, in tal senso, sono molto importanti.

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