Economia

Tir fermi a Fonti, sciopero a Latina contro il caro carburante

di Giovanni Vasso -


La protesta contro il caro-carburanti, oltre cento Tir fermi davanti al Mercato Ortofrutticolo di Fonti, in provincia di Latina. Gli autotrasportatori Fai-Conftrasporto, si sono dati appuntamento ieri davanti al Mof. Un simbolo, in quanto si tratta di uno dei mercati ortofrutticoli di riferimento in Italia e tra i maggiori a livello nazionale. Gli autisti hanno spento i motori, sono scesi dalle loro cabine, hanno chiuso i mezzi e hanno promesso che da lì non si muoveranno. Fino a che non verranno date loro risposte sul tema ormai ineludibile relativo al continuo aumento dei costi del gasolio, del Gnl, dell’ADBlue, che stanno gravando esclusivamente sulle imprese del settore.

Il presidente e il segretario generale della Federazione degli autotrasportatori di Latina, Vincenzo Marzocchi e Diego Pettoni, hanno spiegato le ragioni della protesta e dipinto il quadro della situazione. E non c’è nulla da stare tranquilli, bisogna fare presto. O il rischio sarà quello di paralizzare l’Italia. Non per la protesta degli autotrasportatori ma perché le ditte saranno costrette a chiudere le loro attività. 

L’aumento del costo del gasolio (+30% nell’ultimo anno e mezzo) e il caro energia (+55%)hanno impattato in maniera negativa sulla catena del freddo e del trasporto alimentare – sottolineano il presidente e il segretario generale della Fai di Latina, Vincenzo Marzocchi e Diego Pettoni – A questi numeri va aggiunto l’aumento dei ricambi di circa il 15% per la manutenzione dei veicoli. Il prezzo dell’AdBlue è triplicato in pochi mesi, mentre persiste la carenza cronica di autisti. Tutto ciò rischia di costringere le aziende a tagliare i costi andando a compromettere la sicurezza dei mezzi circolanti“.

Nei giorni scorsi il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che per altro è alla guida anche della Federazione degli Autotrasportatori Italiani, aveva chiesto la pubblicazione da parte del Governo dei costi minimi di esercizio delle imprese di autotrasporto, per consentire a queste ultime di condividere gli aumenti in questione con la committenza.


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