Tor Tre Teste, il parco delle violenze: ad agosto lo stupratore seriale, ora tre nuovi arresti
In manette tre giovani marocchini rintracciati dopo lo stupro di una giovane alla fine del mese di ottobre
Una foto tratta da Google Maps del Parco di Tor Tre Teste nella Capitale (Ansa)
Gli agenti della Squadra Mobile di Roma hanno fermato tre ragazzi di origine marocchina con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e rapina a Tor Tre Teste: i fatti, alla fine del mese scorso nel parco.
La violenza sessuale di fine ottobre nel parco Tor Tre Teste
L’aggressione era avvenuta nella notte del 25 ottobre nel parco alla periferia orientale della Capitale.
La vittima, una ragazza di 18 anni, si trovava in auto con il fidanzato. I tre avevano rotto il finestrino, trascinata fuori la ragazza e uno di loro l’aveva violentata mentre gli altri due bloccavano il compagno.
Le indagini
Dopo l’aggressione, la fuga. Le due vittime hanno poi riconosciuto i tre sospetti grazie alle foto mostrate dalla polizia. Due ragazzi sono stati rintracciati al Quarticciolo, il terzo a Verona. La ragazza ha indicato uno di loro come autore materiale dello stupro.
Le analisi del Dna hanno confermato la presenza dei tre nei presso dell’auto, probabilmente per le tracce lasciate dalle loro mani sui vetri dell’abitacolo. Non hanno però verificato la corrispondenza del profilo genetico del ragazzo indicato come stupratore.
Nonostante ciò, i tre restano in carcere con un decreto di fermo disposto dal pubblico ministero. Gli investigatori hanno sequestrato i loro telefoni e proseguono le indagini, anche in previsione di eventuali terzi coinvolti nell’aggressione.
Il Parco Palatucci
Non nuove, le violenze nell’area che si estende per circa 80 ettari, dal 2003 intitolata a Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume.
Il 25 agosto scorso una donna di 60 anni aveva denunciato di essere stata aggredita nel parco di Tor Tre Teste mentre passeggiava con il cane. Le era stato rubato il cellulare, poi la violenza sessuale.
un fatto che destò molto clamore. L’autore di quell’aggressione, un 26enne originario del Gambia con regolare permesso di soggiorno.
Due giorni dopo quel primo episodio, l’accusa per lui di aver violentato anche una donna di 44 anni mentre lei attendeva l’autobus in via Prenestina. Secondo le successive ricostruzioni investigative, l’uomo dichiarò di aver agito “sotto l’effetto di stupefacenti”.
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