Cultura & Spettacolo

TORINO ELEGANTE FOLLIA

di Nicola Santini -

Torino elegante follia, Massimo Listri


 

Un altro prezioso volume che completa la collana fortunata intitolata “vivere a…”ideata da Graziella Pasquinucci, dove si raccontano il fascino, l’anima e i diversi modi del vivere in luoghi magici da Venezia, Capri, Marrakech, Amsterdam, a paesi suggestivi come Svezia e Belgio.
Ora tocca all’enigmatica, elegantissima, colta e raffinata Torino, che ci troviamo ad esplorare attraverso le case più belle, le residenze antiche e contemporanee, gli interni di fascino e i giardini segreti. Torino urbana, Torino collinare, la città nel suo centro storico e quella più defilata, sempre misteriosa e affascinante, gelosamente custodita dai suoi abitanti e raccontata per immagini, entrando anche nei luoghi più discreti in punta di piedi, da guardare senza toccare.
Massimo Listri, fotografo di fama internazionale, specializzato in foto di interni, architettura e arti decorative, ha realizzato per questo libro una nuova campagna fotografica che mette in luce il fascino nascosto di una città raffinata e discreta.
Valentina Nasi Marini Clarelli, Presidente della Fondazione Venetian Heritage, è molto legata alla sua città natale dove è cresciuta e ha coltivato il suo interesse per l’arte e la conservazione del patrimonio culturale.
L’autrice, con la preziosa collaborazione per i testi di Antonella Dedini Sportoletti Baduel, ha elaborato questo progetto come un viaggio nella città, e ci accompagna attraverso un ampio repertorio delle arti decorative piemontesi e di alcune dimore storiche e contemporanee, spesso inaccessibili.
Il percorso propone immagini straordinarie di gallerie d’arte, musei e chiese, oltre a dettagli e scorci più intimi dimore private, luoghi di charme, giardini, atelier di artisti.
Lo spirito di questo volume è dichiarato nell’introduzione dell’autrice che aiuta a comprenderne i passaggi e le scelte fotografiche:
Torino dopo l’unità d’Italia è diventa capitale dell’industria automobilistica, dell’editoria, della finanza e della moda. A Torino nasce il cinema, la radio-televisione e poi le avanguardie artistiche, la pittura metafisica e l’Arte Povera. “È austera, elegante e perbene, ma con un cuore pulsante che la rende subito diversa dalle altre città d’Italia” diceva Umberto Eco: “Senza l’Italia, Torino sarebbe più o meno la stessa cosa. Ma senza Torino, l’Italia sarebbe molto diversa”.
La torinesità, curiosa parola, risuona di perbenismo con un pizzico di ironia, di riconosciuta prudenza, ma anche divertissement e trasgressione, come nei memorabili caffè torinesi e i salotti letterari e politici, mete di una socialità accomunata dalla cultura del buon gustare.
“Attraverso la logica apre alla follia”, diceva Italo Calvino a proposito di Torino. È la città dei santi sociali e delle opere pie, ma anche del mistero e della magia. Ha avuto personaggi geniali ed eccentrici capaci di stravolgere movimenti, stili e convenzioni, da Alessandro Antonelli a Carlo Mollino a Rita Levi Montalcini.
Valentina Nasi Marini Clarelli racconta: ”Lasciai Torino a diciotto anni, ma questa cultura ed educazione sabauda è sempre stata parte di me, influenzando il mio modo di essere.
Il legame con la mia città non si è mai reciso e oggi ho aderito alla proposta di curare un libro su Torino, quasi a saldare un debito o a mitigare una sorta di senso di colpa, avendo fatto molto o qualcosa per un’altra città, Venezia, e non per quella che resterà sempre la mia”.
Fondamentale lo sguardo fotografico di Massimo Listri. La sua regia discreta ed elegante, rivela interni pubblici e privati di cui ha saputo catturare l’anima dei suoi abitanti.
Residenze sabaude, palazzi nobiliari, giardini, scorci di interni privati, sono i protagonisti del racconto. Un aspetto accomuna queste fotografie: la rappresentazione di una città che ha un dialogo costante con l’arte e la cultura.
Un fil rouge che lega fondazioni, musei, accademie, gallerie, collezioni private, fiere e manifestazioni uniche come le “Luci d’Artista”, installazioni diffuse luminose, riconosciute nel mondo per l’alto valore simbolico e scenografico.
La bellezza, l’eleganza e insieme la follia, costituiscono dunque l’anima di questo racconto a immagini su Torino.

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