Torna a Firenze Artigianato e Palazzo. Spazio agli artigiani del gusto e giovani
Torna, dal 12 al 14 settembre, al Giardino Corsini di Firenze la mostra Artigianato e Palazzo, l’appuntamento che celebra da oltre trenta anni il talento creativo con una sempre nuova selezione di 100 artigiani italiani ed europei che spaziano dalle botteghe storiche a quelle emergenti.
Per la 31esima edizione, si inaugurerà la nuova sezione “Artigiani Golosi”, condotta in collaborazione con Mercato Centrale, dedicata alle aziende del food che fanno leva sull’artigianalità e sul legame con il territorio.
Non è una novità che la mostra dedichi un focus alle arti culinarie, come testimonia l’appuntamento pomeridiano “Ricette di Famiglia” e la presenza di una selezione di espositori con i loro prodotti tipici; ma è la prima volta che il food diventa protagonista di una sezione.
Altra novità è lo spazio “Next Generation” che Artigianato e Palazzo riserverà nella Manica Lunga di Palazzo Corsini. Sette storie diverse, ma accomunate dal desiderio di esprimere la propria creatività in autonomia, scelte di vita controcorrente e in contesti naturali, concretizzando, con la sperimentazione, idee in progetti.
Per quanto riguarda la “Mostra Principe” questa edizione è dedicata a Bvlgari, uno dei gioiellieri più iconici al mondo, con “Icone da indossare: quando l’accessorio diventa racconto”, una selezione di accessori nati da un processo manifatturiero meticoloso nel Laboratorio di Firenze, esposta sotto la Loggia del Buontalenti del Giardino Corsini.
Prosegue l’attività di Artigianato e Palazzo per il sociale che, grazie al sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, accoglie in Mostra cinque cooperative sociali e i loro laboratori che esporranno e venderanno i loro prodotti coinvolgendo il pubblico con whorkshop e dimostrazioni dal vivo.
L’iniziativa rientra nel progetto “L’artigianato che unisce, l’artigianato che include” promosso dall’Associazione Giardino Corsini e vede in mostra la Comunità di San Patrignano con il Laboratorio di Tessitura a mano dove operano 40 donne; la Comunità di Sant’Egidio con i Laboratori d’Arte rivolti a persone con disabilità; l’Associazione Pantagruel con il progetto “La poesia delle bambole” che coinvolge un gruppo di donne detenute nel carcere di Sollicciano; Talking Hands che ha trasformato un atelier di design in uno spazio di innovazione sociale dove rifugiati e richiedenti asilo lavorano insieme a professionisti e Cartiera che produce accessori in pelle e tessuto impiegando persone in difficoltà e mette in connessione piccole realtà artigiane del Sud del mondo con grandi marchi internazionali.
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