Ambiente

Transizione energetica: accordo tra Eni e Università Bicocca per la ricerca

di Giancarlo Cartocci -


Fusione magnetica, batterie, geotermia e idrogeologia, applicazioni ambientali, caratterizzazione e modellazione geo-bio-idro-chimica e sanificazione e igienizzazione degli ambienti con tecnologie al plasma: sono questi gli ambiti di ricerca sui quali lavoreranno insieme Eni e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
L’accordo di ricerca congiunta (Joint Research Agreement – JRA) è stato firmato alla presenza della rettrice, Giovanna Iannantuoni, della presidente di Eni, Lucia Calvosa, e dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. Avrà una durata di cinque anni e riguarda l’avvio di una collaborazione strategica su progetti di ricerca di comune interesse, in ambiti legati alla transizione energetica e per i quali l’Ateneo è riconosciuto come centro di eccellenza,
Questo accordo è in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2020-2022 dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che persegue attivamente e considera prioritarie le attività di trasferimento tecnologico e quelle relative alla terza missione. Per Eni, rappresenta un nuovo e importante passo verso l’ulteriore rafforzamento della propria leadership tecnologica nella transizione energetica e si inserisce nella volontà dell’azienda di accrescere il proprio network con le migliori eccellenze accademiche.
La rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, sottolinea che “questo accordo di ricerca congiunta si inserisce in un processo di profondo cambiamento nel rapporto tra mondo accademico e mondo delle imprese. Le università, negli ultimi anni, hanno compreso di dovere abbandonare le proprie torri d’avorio, aprendo le porte dei laboratori e centri di ricerca, condividendo i saperi e le idee, in un dialogo serrato e proficuo con il sistema produttivo. Il nostro ateneo ha intrapreso questa rivoluzione culturale declinandola attraverso le attività di trasferimento tecnologico e terza missione. Una strategia fondamentale per dare avvio a progetti di ricerca che possano contribuire all’innovazione e al progresso della società”.
“La varietà tecnologica rappresenta la strada maestra – ha aggiunto Descalzi – per affrontare la transizione energetica nei molteplici ambiti in cui occorre intervenire per abbattere le emissioni. Per Eni è lo strumento chiave per arrivare alla completa decarbonizzazione di processi industriali e prodotti nell’ambito della propria strategia, un percorso concreto per il quale abbiamo già compiuto passi importanti. In questo senso, le collaborazioni con il mondo scientifico e con le eccellenze accademiche, come l’Università di Milano-Bicocca, sono per noi imprescindibili per progredire ulteriormente a livello tecnologico e per fare sistema a livello Paese”.


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