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Tre candidati per New York: oggi le elezioni del nuovo sindaco della Grande mela

di Cinzia Rolli -


Ci siamo. Il quattro novembre ci saranno le elezioni del sindaco di New York. Candidato dei democratici è Zohran Mamdani nato in Uganda, figlio dell’accademico Mahmood Mamdani e della regista Mira Nair. Il suo programma elettorale prevede l’introduzione di autobus urbani gratuiti, congelamento degli affitti, assistenza pubblica all’infanzia, diritti LGBTQ e l’introduzione di un salario minimo. L’aumento delle tasse in generale per tutte le società e in particolare per quelle che guadagnano più di un milione di dollari l’anno.

Mamdani si identifica come un socialista democratico. Sente fortemente il problema abitativo e per questo prevede la creazione di un’Agenzia per lo sviluppo dell’edilizia sociale per costruire duecentomila immobili a prezzi accessibili entro dieci anni. Vorrebbe tagliare le tasse per i proprietari delle case situate nelle  zone  periferiche sovra tassati, aumentandole invece sulle case costose nei quartieri più ricchi. In particolare la sua proposta tende a contrastare una legge del 1981 che basa le imposte sul valore locativo piuttosto che sul valore di mercato delle abitazioni.

Secondo il suo pensiero si può ridurre la criminalità lavorando sulla comunità, per esempio offrendo lavori dignitosi, attrezzando i quartieri per le famiglie e concentrandosi su programmi antiviolenza. Aiutare anche i senzatetto tramite un apposito Dipartimento per la sicurezza della comunità che si occupa di salute mentale.

Altro candidato è Andrew  Cuomo, nato nel Queens, laureato in giurisprudenza con un padre governatore dello Stato di New York dal 1983 al 1994.

Andrew Cuomo nel 2010 diventa Governatore di New York, nel 2014 viene rieletto e nel 2018 riconfermato per un terzo mandato. Il 10 agosto del 2021 annuncia in diretta televisiva le sue dimissioni a seguito delle accuse di molestie sessuali da parte di alcune donne, imputazioni sempre respinte dallo stesso.

Il 31 gennaio del 2022 anche l’ultimo caso di molestie sessuali contro Cuomo, presentato da Virginia Limmiatis, viene archiviato dal procuratore distrettuale di New York scagionandolo di fatto da tutte le accuse.

 Il suo programma prevede una riforma dell’educazione scolastica che passa anche dalla riduzione delle dimensioni delle classi, dal combattere il problema dell’assenteismo cronico degli studenti che attualmente ha un tasso del 35%. Obiettivo non secondario quello di migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti, anche aumentando la sicurezza nelle scuole per evitare l’abbandono delle cattedre.

Vuole incrementare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili. Ritiene importante lo sfruttamento del suolo pubblico tramite l’ identificazione  e la riqualificazione di lotti poco utilizzati di proprietà della città.

Necessario anche rendere possibile l’accesso alla sanità a prezzi accessibili, assistendo i cittadini newyorchesi che si vedono negare la copertura dal loro piano assicurativo.

Priorità però resta la sicurezza cittadina. Questo risultato, secondo l’aspirante sindaco, si può ottenere attraverso l’incremento di almeno cinquemila agenti della polizia della città. E aumentando gli stipendi dei poliziotti. Schierare la polizia in base ad una strategia logica per zone e crimini e aggiungendo forze dell’ordine all’interno delle metropolitane.

 Le stazioni metropolitane necessitano poi anche di nuovi tornelli per evitare l’evasione del pagamento del biglietto.

Altro obiettivo importante quello di non abbandonare a sé stessi i malati mentali, i vagabondi e le persone affette da dipendenze.

Nell’ambito della sicurezza si pone anche la lotta all’antisemitismo. Questo può avvenire mediante l’adozione della definizione di antisemitismo dell’Associazione Internazionale per la Memoria dell’Olocausto al fine di aiutare funzionari e autorità giudiziaria a punire un crimine così odioso.

Bisogna combattere, secondo Cuomo, l’uso di droga all’aperto e far rispettare le leggi statali che consentono di portare le persone che possono rappresentare un pericolo per sé stesse e per gli altri in apposite strutture.

Importante anche per fini di sicurezza, vivibilità ed estetica avere una legislazione che limiti il tempo in cui le impalcature possono rimanere in posizione sugli edifici e rendere più semplici e più rapide le ispezioni degli immobili.

L’ultimo candidato, che si ritiene abbia pochissime possibilità di vittoria, è Curtis Sliwa, nato nel 1954 a Canarsie, quartiere a sud/est di Brooklyn in una famiglia cattolica di origini italiane e polacche. Nel 1977 creò “I Magnifici 13”, poi successivamente denominati “Guardian Angels”, un gruppo per combattere la violenza e il crimine nella metropolitana di New York. La squadra era assolutamente disarmata e richiedeva l’addestramento al karate.

Nel 1992 Sliwa fu rapito e colpito all’inguine e alle gambe. I procuratori federali accusarono del crimine John Gotti Jr., figlio di John Gotti, capo della famiglia mafiosa dei Gambino.

Nel 2016 Sliwa divenne il leader del Partito della Riforma di New York.

Molto critico nei confronti di Trump, nel febbraio del 2021, poche settimane dopo la sconfitta del Tycoon alle elezioni presidenziali del 2020, è entrato nel Partito Repubblicano. Anche lui ha a cuore il problema degli alloggi per le persone meno abbienti e i senza fissa dimora. Auspica una riforma della tassazione immobiliare e l’abolizione dell’imposta sulla proprietà per gli anziani che hanno un reddito basso e si oppone all’utilizzo di alberghi di lusso per ospitare i migranti.

Fondamentale il tema sicurezza. Oltre al contrasto alla migrazione, egli ritiene necessario l’aumento delle unità di polizia, anche mediante il reintegro dei poliziotti licenziati a causa dell’obbligo vaccinale e il contrasto  al degrado delle strade.

Per il candidato sindaco occorre una politica economica attenta alle imprese per evitare che lascino la città e attirare nuovi investimenti. E’ diventato quasi impossibile caro vivere a New York: troppe tasse e un’elevata spesa pubblica.

Si propone come un uomo del fare, un uomo della vecchia New York.

Tre candidati dunque. Per ora il democratico sembra essere il  candidato favorito e molti auspicano il ritiro di Sliwa per favorire Cuomo.

Ma tra poco avremo un solo nome: quello del nuovo sindaco della Città che non dorme mai .


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