Attualità

Tremonti difende il Piano Mattei: “Ci vorranno decenni per giudicare”

Stoccata a Pechino: "Il Sud globale non esiste, è una trovata cinese"

di Giovanni Vasso -


È troppo presto per giudicare il piano Mattei: parola di Giulio Tremonti. L’ex ministro all’Economia, oggi deputato di Fratelli d’Italia, ha fatto il punto della situazione sulla strategia italiana verso l’Africa e il Mediterraneo in un convegno che s’è tenuto a Paestum, in provincia di Salerno, nel fine settimana. Tremonti ne ha (pure) per la Cina e afferma di non credere alle narrazioni riguardanti il cosiddetto “Sud globale”, che sarebbero funzionali a Pechino e alle sue strategie geoeconomiche.

Tremonti e il Piano Mattei

Per Giulio Tremonti sarà necessario aspettare un bel po’ prima di poter giudicare la strategia complessiva. Tremonti, nel suo intervento, ha affermato che il Piano Mattei ha già incassato “tante critiche in Parlamento ma in realtà è appena cominciato, il profilo temporale per fare una valutazione è di decenni”. Ma non è tutto: “Ci sono nove Paesi pilota, opere importanti già avviate, non solo simboliche, come il Corridoio di Lobito. Italia e Europa saranno presenti in modo diretto ma non coloniale in Africa. Data la natura dell’industria italiana, sarà un posto di espansione notevole del nostro export”. Dategli tempo.

L’attacco al Dragone

L’ex ministro ne ha pure per Pechino e “divide” parole e concetti. In fondo non è mica un mistero che la Cina si sia già mossa, per tempo, sullo scenario africano. E che, del resto, la corsa al Continente nero sia quella ritenuta decisiva per gli equilibri geopolitici ed economici globali dei prossimi anni. Tremonti rivendica che “Piano Mattei e Sud globale sono due cose diverse”. E aggiunge: “Il sud globale è l’ultima invenzione cinese, una visione geopolitica costruita e sviluppata negli anni che nasce fuori dall’Africa, non la comprende”. Insomma, è tutta un’altra cosa.


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