Attualità

Trenitalia “tutto questo non lo sa”

di Angelo Vitale -


“Trenitalia fa overbooking?” si chiedeva un forum due anni fa. Qualche giorno fa ero con altri sul binario di partenza dell’Intercity 798 da Napoli verso il Nord. Tutti accomunati dallo sconforto, per vedere nostri figli ed amici saliti su quel treno con un biglietto e l’indicazione di un posto invece inesistente nella carrozza. “E’ l’overbooking, bellezza!”, ironizzava un ragazzo con la sua fidanzata. “Che rabbia!” diceva una signora al marito. Un “problema tecnico”, mi aveva poi avvisato mia figlia su Whatsapp, risolto solo dopo 30 minuti.

Ero andato via dalla stazione chiedendomi se l’ad del Gruppo Fs Luigi Ferraris sia davvero informato dello stillicidio, talvolta quotidiano, cui sono sottoposti gli italiani che credono in una “mobilità sostenibile”. Qualche mese prima avevo raccontato via mail a Fs il mio viaggio da Roma verso Sud su un treno dell’alta velocità, in una carrozza ove le poltrone e il pavimento recavano segni di rifiuti non asportati, con un bagno dal pavimento ricoperto d’acqua e con un servizio comfort perlomeno “originale”: a me per due volte una busta con dentro due cucchiaini, al mio vicino per due volte una bustina con dentro due bustine di zucchero. Nessuna risposta, da Fs.

Terzo episodio, appreso di persona sul disagio della circolazione ferroviaria. Una nipote, giovane medico, prima di Pasqua costretta a mettersi alla guida della sua autovettura per raggiungere un appuntamento scientifico organizzato a Borgo Egnazia, dopo essersi informata sulle peripezie cui avrebbe dovuto sottoporsi per farlo in treno. Borgo Egnazia è la location scelta dalla premier Giorgia Meloni per svolgervi tra sessanta giorni il G7. Ma i Grandi della Terra, si potrà obiettare, arriveranno in Puglia sicuramente in aereo e poi un convoglio di automobili li traghetterà sul posto. Giusto. Io però continuo a farmi domande su Luigi Ferraris. A cosa serve il Pnrr, se non a provare di colmare il divario tra Nord e Sud e a combattere il gap complessivo di quello che amiamo tutti chiamare il nostro Sistema Paese? Una mezza risposta, parafrasando il Principe, l’ho già trovata. Come Alice, Ferraris – si badi bene, pure presidente Uic per l’Europa – “tutto questo non lo sa”.


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