Truffe online su Vinted: ecco cosa fare (VIDEO)
Sulla piattaforma di successo imperversa la truffa dell'etichetta digitale modificata: indaga la Polizia postale
Truffe online su Vinted: ecco cosa fare. L’estate si conferma stagione preferita per gli acquisti d’occasione ma la truffa è dietro l’angolo.
Le truffe online
In Rete viaggia, favorita dalle nuove tecnologie ma pure dall’uso più accorto di banali strumenti a disposizione di tutti, il rischio della truffa.
Lo racconta a L’identità Daniele Subrizi, esperto di marketing e del “comprare, vendere e acquistare online”, illustrando gli ultimi e approfonditi espedienti utilizzati dai truffatori su Vinted.
E’ la piattaforma lituana divenuta in meno di 20 anni internazionale, con oltre 65 milioni di utenti in tutto il mondo, valutata l’anno scorso 5 miliardi di euro, dedicata alla vendita e all’acquisto di articoli nuovi o di seconda mano. Da qualche tempo, ci dice Subrizi, terreno di applicazione di truffe fondate sull’artificiosa modifica delle etichette digitali che il venditore stampa per spedire il suo pacco all’acquirente.
“In questa estate – spiega l’esperto – diventa frequente e allettante, in vacanza, apprendere delle offerte di Vinted immaginando di poter risparmiare molto su uno smartphone, una Playstation, un articolo di abbigliamento firmato”.
Come scatta su Vinted
Si cade, così, nel vortice della truffa. Il malvivente di turno, forte di un account sul quale in Lituania non hanno probabilmente registrato i suoi veri dati anagrafici ma solo quelli di un documento falsificato, non ha mai posseduto probabilmente l’articolo oggetto dell’annuncio, messo in Rete sulla scorta di immagini di quel prodotto acquisite dalla Rete.
Per puntare ad incassare quanto pagato dell’acquirente, a quel punto preparerà un pacco vuoto, spedito non a chi ha fatto l’ordinazione ma a un indirizzo di comodo di una persona anche inesistente, in un’altra città, dopo aver modificato con un personal computer l’etichetta digitale originaria.
Il pacco viene recapitato, Vinted verifica che ciò sia avvenuto e liquida la somma al truffatore, non tenendo in alcun conto anche la protesta di chi ha pagato. una truffa facile, che può essere ovviamente ripetuta più volte, fino a quando Vinted non decida di bloccare l’account farlocco.
Le indagini in corso sulle truffe
“Nei giorni scorsi – racconta ancora Subrizi – la Polizia Postale mi ha contattato per chiedermi cosa pensassi al riguardo, senza indicarmi – per una ovvia riservatezza delle indagini- l’ampiezza del fenomeno”.
“Ho però appreso – continua a raccontare – altri particolari di questo fenomeno, anche sulla scorta dei commenti fatti in Rete ad un video che ho realizzato su questo pericolo. E’ emerso, infatti, che la facilità di questi passaggi truffaldini sarebbe in qualche modo, laddove è praticata sull’etichetta digitale collegata ad una spedizione assicurata da poste Italiane, che gli scanner utilizzati da suoi addetti per far partire il pacco e per continuare a monitorarne il tracciamento e il percorso, non sarebbero stati ideati per “accorgersi” di questa modifica, probabilmente accertando solo il numero sorgente della spedizione da curare”.
Un particolare probabilmente a conoscenza di chi ha ideato questo tipo di truffa, solitamente sempre un passo più avanti del sistema che punta a stravolgere e scardinare, mettendolo al servizio dei suoi propositi criminali.
Cosa fare
Come cautelarsi rispetto a queste truffe? I suggerimenti di Subrizi sono ispirati al buon senso da cui ciascuno dovrebbe essere guidato: “E’ necessario sempre chiedersi sui motivi reali alla base di annunci molto vantaggiosi. Su Vinted è indispensabile verificare con attenzione il profilo del venditore, leggere le recensioni che la piattaforma pubblica sulle esperienze di acquisto e di vendita di ciascuno. Poi, in casi del genere, quando davvero si è convinti che l’articolo sia realmente interessante, chiedere al venditore di inviare più foto del prodotto, scattate anche mentre il pacco viene preparato. Se ciò avviene, l’offerta è reale. Molto difficile che un truffatore sia davvero in possesso di articoli di valore e pregio”.
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