Economia

Trump annuncia nuovi dazi: farmaci, mobili e camion pesanti

Per il presidente Usa continua la strategia "America First" per ridurre la dipendenza estera e riportare la produzione in America

di Flavia Romani -


Dal 1° ottobre entreranno in vigore nuovi dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti e in particolare su farmaci, mobili e camion pesanti: l’annuncio di Trump.

L’annuncio è arrivato direttamente dal presidente Donald Trump, attraverso il suo social Truth, e riguarda settori strategici che spaziano dall’industria farmaceutica all’arredamento, fino alla produzione di veicoli pesanti.

Farmaci: Trump annuncia dazi al 100%

Il provvedimento più rilevante riguarda i prodotti farmaceutici di marca o brevettati, sui quali scatteranno dazi del 100%. L’unico modo per le aziende di evitarli sarà avviare un impianto produttivo sul suolo americano. “Imporremo dazi al 100% su qualsiasi prodotto farmaceutico di marca o brevettato, a meno che un’azienda non stia costruendo il proprio stabilimento di produzione farmaceutica in America”, ha spiegato Trump. Per essere esentate, le società dovranno dimostrare che la costruzione di un nuovo impianto è effettivamente iniziata.

Mobili: dazi al 50%

A partire dalla stessa data, entreranno in vigore anche dazi del 50% su mobili da cucina, da bagno e prodotti correlati. Trump ha motivato la misura con l’eccessiva dipendenza dalle importazioni, che a suo dire “stanno inondando gli Stati Uniti” penalizzando i produttori nazionali. “È ingiusto – ha dichiarato – e dobbiamo proteggere, per motivi di sicurezza nazionale, il nostro processo manifatturiero”.

Camion pesanti: dazi al 25%

Il terzo pilastro del nuovo pacchetto riguarda il settore dei camion pesanti. Anche qui scatteranno dazi, fissati al 25%, sempre con l’obiettivo di garantire maggiore competitività ai produttori americani. “Dobbiamo difendere i nostri lavoratori e le nostre aziende”, ha ribadito il presidente.

Il messaggio di Trump è chiaro: ridurre la dipendenza dall’estero e riportare la produzione in America. Si tratta di una strategia coerente con la sua politica di “America First”, che punta a incentivare le aziende straniere a investire negli Stati Uniti. Tuttavia, gli osservatori avvertono che le nuove tariffe potrebbero scatenare tensioni commerciali con i partner internazionali e alimentare il rischio di ritorsioni da parte dei Paesi colpiti.


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