Esteri

Trump attacca i giudici e Biden “Vuole la terza guerra mondiale” 

di Martina Melli -

DONALD TRUMP


Alla fine dell’ “indictment day” – il giorno dell’incriminazione nel tribunale di Ny, che lo ha ufficialmente consegnato alla storia dei primati americani – l’ex presidente Donald Trump si è ritirato nella sua batcaverna floridiana, a Mar-a-Lago, dove ha pronunciato un amareggiato discorso televisivo alla nazione.
Il tycoon è entrato nella sua sala da ballo sulle note di “I’m Proud to be an American” di Lee Greenwood. Sul podio davanti a uno sfondo di bandiere americane, ha cercato di riaffermarsi dopo una giornata di impotenza legale.
Uno speech durato poco più di mezz’ora, tra una litania di cospirazione e l’altra, sui procedimenti penali della giornata e su tutto il resto: le indagini fraudolente che lo hanno preso di mira, le “bufale” dell’impeachment e quelle dei fascicoli governativi ritrovati nella sua residenza, fino alla “persecuzione” per mano del procuratore generale di New York Letitia James.
Ancora una volta, malgrado i 34 capi d’accusa relativi alla falsificazione di documenti aziendali, proclama la sua irreprensibile innocenza: “L’unico crimine che ho commesso è difendere senza paura la nostra nazione da coloro che cercano di distruggerla”, ha dichiarato.
Ha immancabilmente criticato il procuratore in Georgia che sta indagando sulla sua interferenza elettorale. L’ex presidente ha definito addirittura “perfetta” la telefonata in cui fece pressioni per ribaltare il voto del 2020 in quello Stato.
Nonostante l’ammonimento del giudice (da cui si sente “odiato” personalmente) di non aizzare gli animi alla ribellione e alla violenza, ha minacciato i testimoni di gravi conseguenze e distruzione.
Ha anche colpito il procuratore distrettuale Alvin Bragg che gli ha imputato un tentativo di “cospirazione per minare l’integrità delle presidenziali del 2016” non solo comprando il silenzio della pornostar Stormy Daniels, ma anche quello dell’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal e di un portiere della Trump Tower che minacciava di rivelare un suo presunto figlio illegittimo.
Quindi è passato ad attaccare Joe Biden: “Vuole la terza guerra mondiale”, ha tuonato, sostenendo che il Presidente “quando era senatore ne ha combinate di tutti i colori ma nessuno lo ha arrestato”.
Per Trump è tutta una congiura democratica per fermare la sua corsa alla Casa Bianca: “I repubblicani in Congresso dovrebbero togliere fondi al Dipartimento di Giustizia e all’Fbi. I democratici hanno trasformato la giustizia in un’arma nel nostro Paese e stanno usando questo abuso di potere per interferire nelle nostre elezioni già sotto assedio”. Ha tuonato su Truth, il suo social media ad hoc, tornando, ancora una volta, a mettere in dubbio la giustizia americana quando è lui il colpevole.
Durante il suo discorso, ha insistito freneticamente: “Non c’è nessun caso. Non c’è nessun caso! Il criminale è il procuratore distrettuale. Ha fatto trapelare illegalmente informazioni del gran giurì” e dovrebbe dimettersi”. Ha tirato in ballo Bragg anche per “aver chiuso New York, mobilitato 38.00 agenti e speso 200.000 dollari di fondi della città per un accordo di non divulgazione legale da 130.000 dollari”.
Tagliando il suo discorso dopo appena mezz’ora, Trump sembrava provato dagli eventi della giornata. Se l’è presa con Hilary Clinton, “l’economia paralizzata”, la vergogna del ritiro dall’Afghanistan e una nazione che “sta andando all’inferno”. In tutto questo si aspetta che gli americani lo scelgano di nuovo come loro Presidente.
Come riporta la Cnn, i pubblici ministeri hanno dichiarato che prevedono di produrre la maggior parte delle accuse nei prossimi 65 giorni. Dopo l’udienza di martedì, il team di Trump ha tempo fino all’8 agosto per presentare eventuali mozioni e l’accusa risponderà entro il 19 settembre.
Il giudice Juan Merchan ha detto che si pronuncerà sulle mozioni nella prossima udienza, prevista per il 4 dicembre.

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