Esteri

Trump in crisi: crollo nei sondaggi e ombre dal caso Epstein

Calano i consensi e riemergono legami scomodi col caso Epstein. Bufera politica e morale

di Redazione -


Donald Trump in crisi, il presidente sta vivendo il momento più difficile del suo secondo mandato presidenziale. Travolto da un’ondata di sondaggi negativi, contestazioni interne e nuove rivelazioni potenzialmente esplosive legate al caso Jeffrey Epstein, il presidente americano si trova in un vortice politico che rischia di erodere ulteriormente il già fragile consenso che lo sostiene.

Secondo i dati raccolti dal Decision Desk, che elabora una media dei principali sondaggi nazionali, la scorsa settimana Trump ha registrato un calo netto di oltre nove punti percentuali nei consensi. Il dato è particolarmente significativo tra gli elettori indipendenti, un segmento chiave per ogni elezione presidenziale. Parallelamente, l’indice medio di disapprovazione calcolato da RealClearPolitics ha raggiunto il picco del 52,7%, il livello più alto dell’intera seconda presidenza del tycoon.

Le lettere che inchioderebbero il tycoon sul caso Epstein

A innescare la nuova ondata di crisi è stata la gestione controversa del caso Epstein, tornato con forza sotto i riflettori dopo la pubblicazione di nuovi documenti e testimonianze. In particolare, ha suscitato scalpore la notizia, riportata dal Wall Street Journal, dell’esistenza di una raccolta di lettere private scritte a Jeffrey Epstein in occasione del suo 50° compleanno, tra cui sarebbe presente anche una missiva “oscena” firmata dallo stesso Donald Trump.

La mossa dei Democratici

I democratici alla Camera non hanno perso tempo. I deputati Ro Khanna e Robert Garcia, membri della Commissione di Vigilanza, hanno presentato una richiesta formale per ottenere copia di queste lettere entro il 10 agosto, un giorno prima che Ghislaine Maxwell, complice condannata di Epstein, venga ascoltata dalla stessa commissione. Pur non trattandosi di una citazione ufficiale del Congresso, la richiesta rappresenta un segnale chiaro della volontà democratica di fare piena luce sul passato di Epstein e su chi vi fosse coinvolto.

Ma le ombre non finiscono qui. Secondo il Daily Mail, esisterebbero informazioni riservate riguardanti un presunto incontro avvenuto nella metà degli anni ’90 tra Donald Trump e Epstein, il quale avrebbe portato con sé una ragazza di appena 14 anni. La giovane, conosciuta con lo pseudonimo ‘Jane’, è stata ascoltata in passato dagli investigatori e ha denunciato di essere stata vittima degli abusi del finanziere pedofilo. In una trascrizione riservata di un’audizione processuale del 2021 – visionata dal tabloid britannico – si fa riferimento a un ricevimento nella residenza di Mar-a-Lago, durante il quale la ragazza sarebbe stata “presentata” a Trump. Non emergono prove di un coinvolgimento diretto del presidente, ma la sola menzione ha innescato polemiche e speculazioni.

Trump, la Scozia per superare la crisi

Trump, attualmente in visita privata nei resort di famiglia in Scozia, ha reagito liquidando le nuove rivelazioni come “una bufala”, ribadendo l’accusa secondo cui lo scandalo Epstein coinvolgerebbe figure dell’élite liberal, come Bill Clinton, Bill Gates e il principe Andrea. Ma l’irrigidirsi della base elettorale, in particolare tra gli indipendenti e i sostenitori MAGA, segnala che lo scandalo potrebbe colpire duramente anche lui.

Nel mezzo di uno dei momenti più bui del suo mandato, Donald Trump si trova ora a dover fronteggiare una doppia sfida: quella politica, con sondaggi in caduta libera, e quella giudiziaria e morale, con il caso Epstein che rischia di diventare un boomerang personale.


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