Trump incontra Starmer e stoppa Putin: “Vorrei fermare la terza guerra mondiale”
Londra e Washington siglano il Tech Prosperity Deal: nucleare, Ai e tecnologie quantistiche
La conferenza stampa di Donald Trump e Keir Starmer rafforza l’intesa tra Stati Uniti e Gran Bretagna ma, soprattutto, serve a Washington e a Londra per far pressioni sui nemici comuni. A cominciare da Putin che avrebbe deluso il presidente americano che, adesso, ritiene che un’ulteriore discesa del prezzo del petrolio metterà fuori gioco la Russia costringendola ad abbandonare gli scenari di guerra. Tutt’altra musica, invece, suona per Xi. Trump ribadisce l’importanza dell’accordo su Tiktok, ricorda che domani avrà una telefonata con Pechino e glissa amabilmente sulle (forti) tensioni che hanno accompagnato la scelta del Dragone di stoppare gli affari di Nvidia.
Trump e Starmer, la conferenza
Il premier britannico ha annunciato la firma del Prosperity Deal (saranno fischiate le orecchie a qualcuno, giù a Bruxelles?) che prevede una serie di intese e accordi economici e commerciali tra Londra e Washington. Tra queste, anche un’alleanza sul nucleare civile, sull’intelligenza artificiale e la tecnologia quantistica: “Conferma il nostro status di primi partner nella scienza e nella tecnologia, pronti a definire insieme questo secolo, proprio come abbiamo fatto con quello scorso. La partnership tecnologica concordata tra i due Paesi ha il potere di cambiare la vita delle persone e ci renderà più ricchi e più liberi”. Starmer ha poi abbracciato Trump: “Un segnale della determinazione di Stati Uniti e Regno Unito a vincere questa gara insieme”, assicurando che gli investimenti derivanti da Tech Prosperity Deal dovrebbero creare 15.000 posti di lavoro nel Regno Unito.
Trump su Putin e Gaza
Trump s’è detto in disaccordo con Starmer sul tema del riconoscimento della Palestina pur concordando sulla necessità di dover “alzare la pressione su Putin”. Un assist che il presidente americano non s’è lasciato sfuggire. Donald Trump s’è detto deluso dal capo della Federazione Russa e ha tirato le orecchie ai partner europei che ancora continuano a comprare petrolio da Mosca: “Se il prezzo scende, Putin dovrà mollare e non avrà altra scelta di abbandonare la guerra”. Quindi, dopo essersi detto “davvero deluso” ha svelato che “Putin perde più gente in Ucraina di quanta ne uccida”. Ma di voler continuare a lavorare “per evitare la terza guerra mondiale”.
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