Esteri

Trump e i respingimenti: “Giudici non mi fanno lavorare”

di Cristiana Flaminio -


Donald Trump non ne può più dell’ostruzionismo dei giudici americani sui respingimenti e tuona: “I tribunali vogliono impedirmi di fare il lavoro per il quale sono stato eletto”. Il presidente lo ha detto, a chiare lettere come sua abitudine, in un discorso che ha tenuto all’Università dell’Alabama. Il nodo, almeno l’ultimo dei tanti sul tema dell’immigrazione, è quello legato alla pronuncia del giudice texano Fernando Rodriguez, nominato proprio da Trump all’epoca del suo primo mandato alla Casa Bianca, che vieta all’amministrazione Usa di spedire i migranti nelle prigioni de El Salvador dal momento che il ricorso all’Alien Enemies Act, legge che risale al ‘700, è stato definito illegale poiché non ci sarebbero prove di un’invasione in corso. Ed è proprio il concetto di “invasione” il busillis legale e (soprattutto) politico. Trump lo ha detto e ripetuto a chiare lettere: per lui un’invasione vera e propria c’è e va affrontata con ogni mezzo a disposizione. Per il giudice Rodriguez, invece, la situazione è del tutto differente: “Un’invasione non esiste perché un funzionario pronuncia certe parole magiche: un presidente non può in modo sommario dichiarare che una nazione straniera ha minacciato o compiuto un’invasione”.

Il presidente, appunto lui, conferma però, di essere di tutt’altro avviso. E la sua posizione è netta: “I giudici interferiscono, sulla presunta base del giusto processo. Ma come possiamo garantire il giusto processo a chi è entrato illegalmente nel nostro Paese?”. E ancora, Trump a proposito dei respingimenti punta il dito con decisione sui giudici: “I tribunali stanno cercando di impedirmi di fare il lavoro per il quale sono stato eletto”.


Torna alle notizie in home

Le ultime news

C’è chi crea bellezza ricamando a mano i sogni più teatrali, chi ha democratizzato l’accesso a strumenti finanziari complessi, chi ha reinventato l’odontoiatria mettendo il paziente al centro, chi combatte la contraffazione nell’orologeria di lusso valorizzando la tradizione, e chi orchestra un’intera galassia digitale per semplificare la vita delle imprese.