La “guerra tra europei”, Trump gela le sanzioni (per ora)
Mentre prosegue senza sosta il dibattito sulle sanzioni, In Ucraina, secondo Donald Trump, si sta combattendo “una guerra tra europei”. Parole, queste, arrivate a distanza di qualche tempo dalla telefonata tra la Casa Bianca e il Cremlino e che hanno lasciato intendere una voglia di disimpegno da parte degli Stati Uniti sul fronte dell’Est Europa: “Posso dire che qualcosa accadrà. E se non accadrà, faremo un passo indietro: questa è una situazione europea e avrebbe dovuto rimanere tale”, ha detto nelle scorse ore Trump attirandosi diverse critiche, in Europa. Il presidente americano, difatti, è attendista sulle sanzioni e non crede che Putin stia preparando offensive sul fronte Nord, al confine con la Finlandia. “No, non mi preoccupa affatto”, ha spiegato The Don a chi gli chiedeva un commento sulle immagini satellitari pubblicate dal New York Times che avrebbero testimoniato un dispiegamento di forze e di truppe nell’area. Finlandia e Norvegia, per Trump, “saranno al sicuro”. E sulle sanzioni, Trump ha gelato Bruxelles: “Vediamo come si comportano, vediamo che succede”. Intanto anche la notte è passata tra i combattimenti. I russi hanno riferito di aver abbattuto nella notte 127 droni di cui 41 sulla regione di Bryansk, 31 sulla regione di Kursk e sei sulla regione di Mosca. Kiev ribatte denunciando un attacco missilistico sul poligono di Sumy che ha causato la morte di sei soldati e il ferimento di altri dieci. Sull’episodio le autorità ucraine hanno aperto un’inchiesta: “È in corso un’indagine ufficiale sulla tragedia – ha detto la Guardia Nazionale in un comunicato riportato dal Kiev Independent – il comandante dell’unità è stato sospeso e le informazioni necessarie sono state trasmesse alle forze dell’ordine”.
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