Esteri

Trump schiera due sottomarini nucleari in risposta alla provocazione di Medvedev

La mossa del Potus allontana (forse) il processo di pace

di Ernesto Ferrante -


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato il posizionamento di due sottomarini nucleari
in “regioni appropriate” a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal vice capo del Consiglio di sicurezza russo Medvedev. Il braccio destro del presidente russo Vladimir Putin aveva evocato i missili atomici dell’Urss. “Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie dell’ex presidente Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, ho ordinato che due sottomarini nucleari vengano posizionati nelle regioni appropriate, nel caso in cui queste dichiarazioni sciocche e incendiarie fossero qualcosa di più di semplici parole”, ha scritto Trump su Truth.

“La Russia ha bisogno di una pace duratura e stabile”

Intanto Keir Starmer e Volodymyr Zelensky sono favorevoli alla scadenza del nuovo “penultimatum” di Donald Trump alla Russia, che scade l’8 agosto, “per fermare le sue tattiche dilatorie e fare progressi significativi verso un accordo di pace”. In una nota di Downing Street dopo il colloquio telefonico tra i due di ieri pomeriggio, si legge che il premier britannico e il presidente ucraino hanno convenuto che è “chiaro che la Russia è l’unico ostacolo alla pace”. Starmer ha “aggiornato” Zelensky sulla “visita di Trump nel Regno Unito” e ha “accolto con favore l’approvazione del disegno di legge anticorruzione dell’Ucraina”.

“L’Ucraina ribadisce ancora una volta la sua disponibilità a un incontro a livello di leader in qualsiasi momento”, ha scritto il presidente ucraino sul suo profilo X, aggiungendo: “Abbiamo sentito le dichiarazioni della Russia. Se questi sono segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità e di stabilire una pace veramente duratura, e non solo un tentativo di guadagnare tempo per la guerra o di ritardare le sanzioni allora l’Ucraina ribadisce ancora una volta la sua disponibilità”.

“La Russia ha bisogno di una pace duratura e stabile” che sia “fondata su solide basi che soddisfino sia Mosca sia Kiev e garantiscano la sicurezza di entrambi i Paesi”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa congiunta con l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Pur definendo “sempre importanti e positivi” i negoziati a Istanbul, Putin ha evidenziato che le “aspettative eccessive” nei negoziati hanno “prodotto delusioni”.

Rivendicati i successi militari sul campo: “Le nostre truppe stanno avanzando lungo l’intera linea di contatto bellico, nella zona di confine, nella Repubblica di Donetsk, a Lugansk, a Zaporozhye e a Kherson”. Anche da un’analisi realizzata dall’Afp sulla base dei dati dell’Isw, Institute for the stuydy of war, emerge che l’esercito russo ha accelerato la sua incursione in territorio ucraino per il quarto mese consecutivo, portando a termine a luglio la sua più ampia avanzata da novembre.

Le forze russe hanno già in dotazione il missile ipersonico Oreshnik, che “è stato prodotto in serie in Russia”, ha dichiarato il capo del Cremlino. Si tratta di un vettore molto veloce e a raggio intermedio, che può eludere le difese aeree e può trasportare testate nucleari.

Duello a distanza Putin-Zelensky

“Il nostro sistema politico si basa sulla Costituzione della Federazione Russa e il governo è stato formato nel rigoroso rispetto della legge fondamentale dello Stato. Ciò non si può dire dell’Ucraina”, ha affermato il leader russo, replicando a Zelensky, secondo cui “se il mondo non punta a un cambio di regime in Russia, ciò significa che anche dopo la fine della guerra, Mosca continuerà a tentare di destabilizzare i paesi vicini”. Pesante la conclusione: “Non voglio entrare nei dettagli ora, ma il governo attuale non si basa sulla Costituzione ucraina”.

La Russia ha lanciato contro l’Ucraina nel mese di luglio un numero di droni superiore a quello di qualunque altro mese dall’inizio dell’operazione militare speciale 2022. Stando ai dati resi pubblici dalle Forze aeree ucraine, sono stati utilizzati 6.297 droni contro, il 16% in più rispetto a giugno. L’ultimo attacco condotto dai russi con gli aeromobili a pilotaggio remoto è quello su Kiev, che ha causato la morte di 31 persone.

Berlino ha annunciato la consegna imminente di due batterie antimissili Patriot all’Ucraina.


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