Esteri

Trump contro Springsteen: “Una prugna secca”

di Giovanni Vasso -


Bruce Springsteen finisce nel mirino di Donald Trump che lo attacca: “Una prugna secca, stia zitto”. Il presidente Usa dedica un intero post su Truth per dileggiare l’artista “colpevole” di aver attaccato l’amministrazione Trump durante il suo ultimo concerto a Manchester bollandola come “corrotta, incompetente e traditrice”. Le parole del Boss erano state nette e senz’appello: “La mia patria, l’America che amo, l’America di cui ho scritto, e che è stata un faro di speranza e libertà per 250 anni, è attualmente nelle mani di un’amministrazione corrotta, incompetente e traditrice”. Frasi forti a cui hanno fatto seguito quelle altrettanto forti scritte dal tycoon: “Vedo che il sopravvalutatissimo Bruce Springsteen va in un Paese straniero a parlare male del presidente degli Stati Uniti. Non mi è mai piaciuto, non mi è mai piaciuta la sua musica, né la sua politica di sinistra radicale e, soprattutto, non è un uomo di talento – è solo uno str**zo invadente e odioso, che ha sostenuto con fervore il truffaldino Joe Biden, un idiota mentalmente incompetente e il nostro peggior presidente di sempre, che ha quasi distrutto il nostro Paese”. E tanto già basterebbe. Ma Trump si spinge oltre: “Se non fossi stato eletto, sarebbe già sparito. Sleepy Joe non aveva la minima idea di quello che stava facendo, ma Springsteen è muto come una roccia – scrive ancora Trump – e non poteva vedere cosa stava succedendo, o forse sì (il che è ancora peggio)?! Questa prugna rinsecchita di un rocker (la sua pelle è tutta atrofizzata) – scrive ancora Trump – dovrebbe tenere la bocca chiusa fino a quando non tornerà in America”.

Che Bruce Springsteen sia democratico non c’è dubbio. E che abbia sempre riservato parole non propriamente al miele a Trump lo è altrettanto.


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