Esteri

Trump torna in campo

di Anna Maria Funari -


L’ex presidente spera di convincere i Repubblicani a ricandidarlo: “Furto alle elezioni presidenziali”

Donald Trump torna a parlare in un comizio pubblico e torna, con l’occasione, ad attaccare l’attuale inquilino della Casa Bianca, Biden. L’ex Presidente cerca di assestare un duro conto all’amministrazione democratica, cercando di riprendere consensi per i Repubblicani alle prossime elezioni di metà mandato ed al tempo stesso di convincere quella parte del partrito Repubblicano, che non vorrebbe una sua ricandidatura alle prossime presidenziali. L’ex presidente Usa Donald Trump dall’Arizona ha attacco a testa bassa Joe Biden e ha ribadito la sua tesi secondo cui le elezioni presidenziali del 2020 sarebbero state rubate dai democratici. Per il tycoon è stato il primo comizio dell’anno, che si è tenuto in uno Stato chiave, in cui il repubblicano chiese il riconteggio dei voti dopo la vittoria del dem. Inizialmente Trump avrebbe dovuto parlare dalla sua residenza in Florida, a Mar-a-Lago il 6 gennaio, anniversario dell’assalto al Campidoglio, ma l’evento è stato successivamente posticipato. Trump ha parlato per circa un’ora e mezza. “Quella del 6 gennaio è stata una protesta contro un’elezione corrotta. La vera insurrezione c’è stata il 3 novembre”, il giorno dell’Election Day del 2020, “perché i democratici non indagano su quella?”, ha detto il tycoon descrivendo i manifestanti ora indagati per l’assalto al Congresso come “perseguitati”. “Stanno vivendo un inferno: devono poter vedere i loro legali. E se pensiamo che siano innocenti allora dovremmo aiutarli a difendersi”, ha spiegato al pubblico criticando la nemica Liz Cheney, la repubblicana che siede nella commissione di indagine del 6 gennaio, e aleggiando l’ipotesi che ci sia stata l’Fbi dietro la rivolta. Le parole più dure, però, sono arrivate contro Biden e i democratici, sempre più spinti da uno “spirito maligno di fascismo di sinistra”. “Sapevamo che Joe Biden non sarebbe stato buono, ma pochi si immaginavano che sarebbe stato un tale disastro. Ha umiliato il Paese sul palcoscenico internazionale”, ha tuonato Trump fra gli applausi del pubblico, facendo riferimento al presidente russo e al “disastro” dell’Afghanistan per il quale comunque “non è caduta nessuna testa”. “Putin gioca con gli Stati Uniti”, ha dichiarato il tycoon. Poi ha aggiunto che i democratici sono “incapaci e incompetenti” e “distruggono il Paese”: con i loro obblighi sul vaccino, “invece di lasciarci tornare a vivere ci vogliono intimidire” e stanno strappando agli americani la “dignità e le libertà”, oltre a voler tentare di trasformare l’America in un Paese comunista. “Ora basta, devono lasciar stare i nostri figli. Ora basta prendere lezioni di scienza da un partito che ci dice che gli uomini sono donne, che le donne sono uomini, e che bambini possono essere uccisi dopo la nascita”, ha detto Trump. “Questo è l’inizio di un’onda rossa: ci riprenderemo il Congresso. E nel 2024 ci riprenderemo la Casa Bianca”, con i repubblicani alla guida riterremo la “Cina responsabile per il virus e le faremo pagare milioni in danni”, ha aggiunto. Ancora: “Dopo tutto quello che Biden ha fatto, c’è un’unica cosa che noi possiamo fare, ovvero Make America Great Again”. E, riferendosi alla partecipazione degli atleti transgender agli sport femminili, ha concluso: “Vieteremo agli uomini di partecipare agli sport per donne. Ora basta, quando è troppo è troppo”.


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