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Tudor, una furia contro il VAR: le polemiche che accendono il weekend

di Francesco Caselli -


Il quarto turno di Serie A 2025 si accende con le polemiche di Igor Tudor al termine di Verona-Juventus, finita 1-1 al Bentegodi. L’allenatore bianconero ha trasformato la conferenza stampa in un attacco frontale a VAR, arbitro Rapuano e alla Lega Serie A, accusata di alterare l’equilibrio del campionato con un calendario iniquo. Le dichiarazioni di Tudor contro il VAR e le decisioni arbitrali stanno facendo il giro del web, alimentando il dibattito tra tifosi, addetti ai lavori e opinione pubblica.

La gomitata al 40’: “Era rosso diretto”

Il primo episodio contestato arriva al 40’ del primo tempo. Orban colpisce Gatti con una gomitata in pieno volto. Tudor non ha dubbi: «Quello è rosso diretto, cambia la partita. Giochi in dieci, cambia tutto». Secondo l’allenatore croato, l’espulsione avrebbe ridotto l’Hellas all’inferiorità numerica, dando alla Juventus più spazi e possibilità concrete di vincere. Invece, l’arbitro lascia correre e il VAR non interviene.

Il rigore “vergognoso”

Non meno dura la reazione alla massima punizione concessa al Verona per un tocco di mano. «Il rigore è vergognoso. Chi non ha mai giocato a calcio non può prendere certe decisioni», ha dichiarato Tudor, puntando il dito contro Aureliano in sala VAR. Una frase che evidenzia la distanza percepita dal tecnico tra tecnologia e realtà del campo.

Il calendario nel mirino: “Così cambia la classifica”

Lo sfogo del croato non si ferma però all’arbitraggio. «La Juve gioca tre partite in sette giorni, il Napoli tre in nove. Ti cambia la vita. Sono punti alla fine, bisogna stare molto attenti perché così cambia anche la classifica». Per Tudor, la gestione della Lega incide direttamente sul rendimento delle squadre e mina la regolarità del campionato.

Tra VAR e calendario: il calcio che divide

Le parole del tecnico bianconero raccontano più di un semplice sfogo post-gara. Mettono in luce due problemi strutturali: l’uso incoerente del VAR, che mina la fiducia negli arbitri, e una Serie A programmata spesso più per esigenze televisive che per equilibrio sportivo. Episodi arbitrali e calendario compongono così un mix che può influenzare la classifica, alimentando polemiche e discussioni su giustizia e regolarità del campionato. Intanto, nelle scorse ore sono arrivate conseguenze disciplinari nei confronti del direttore di gara Rapuano e dell’assistente al VAR, Aureliano. Stando a quanto si apprende dalle ricostruzioni, il fischietto della sezione di Rimini e il suo collega potrebbero essere attesi da una “retrocessione” in Serie B per qualche turno. Questo, dopo l’analisi dei vertici dell’AIA che hanno giudicato negativamente la direzione della gara.


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