Ambiente

Turismo, annunciate le Vele 2022

di CdG -


Le località balneari premiate, nel 2022, con le Vele di Legambiente e Touring club italiano sono quarantacinque. I luoghi in cui il mare è più bello sono per la maggior parte in Sardegna, in cui ci sono 6 siti con Cinque Vele. Seguono la Toscana e la Puglia (3) e in terza posizione ci sono Campania e Sicilia (2). Quanto al turismo lacustre, in testa ci sono Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto.

Le località a Cinque Vele, spiegano gli organizzatori, rappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che è possibile un nuovo modo di fare turismo.

Presentata nelle scorse ore a Capri presso il Centro Congressi Paradiso di Anacapri nell’ambito di una due giorni per fare il punto sulle politiche nazionali per le isole e le aree costiere e sulle risorse previste dal Pnrr per questi territori, la Guida blu di Legambiente e Touring Club Italiano edizione 2022 offre una panoramica annuale sui comprensori balneari più belli e sostenibili d’Italia. La classifica delle 45 località è stata redatta sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità.

“La nuova edizione della nostra guida – osserva Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali”.

A queste parole, riferisce adnkronos, fanno eco quelle del presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi, che spiega: “per mappare le quasi cento zone balneari esaminate nella guida (45 delle quali poi descritte in dettaglio) e per classificarle in base all’attribuzione delle Vele, oltre alla fondamentale valutazione dello stato delle acque, dei fondali e delle spiagge concorrono al giudizio vari altri indicatori di qualità ambientale e di accoglienza turistica, dall’integrità del paesaggio all’efficienza nella gestione dei rifiuti, dal peso dei consumi energetici agli standard di accessibilità dei luoghi, dal livello dei servizi ricettivi e di mobilità alla cura dei beni storici e artistici del territorio, all’attenzione con cui se ne promuovono tipicità produttive, artigianali, alimentari. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccellenze dei mari e dei laghi italiani e uno stimolo a riflettere sulla straordinaria ricchezza del patrimonio naturalistico e ambientale italiano, sul piacere di conoscerlo e sulla necessità di conservarlo”.


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