Turismo, il rilancio vero della “Ospitalità Italiana” nei dati Isnart
Loretta Credaro, presidente Isnart
Una stagione di grande rilancio per il turismo. E chi va in vacanza è sempre più disponibile a prenotare anticipatamente al punto da superare l’andamento del 2019. E’ quanto emerge dall’indagine Enit commissionata ad Isnart e Unioncamere per monitorare l’andamento dell’ospitalità nelle imprese ricettive tra il 30 giugno e il 7 luglio 2023. Un’iniziativa, in particolare, che rafforza ruolo, propositi e metodi di Isnart che oggi, con l’Osservatorio “Turismo big data”, ha messo in campo un sistema italiano di data intelligence capace di integrare dati strutturati con open e big data. E che, grazie all’apporto del sistema camerale, consente ai decision maker istituzionali informazioni e interpretazioni sulle tendenze del mercato turistico nazionale, anche in termini predittivi. Le uniche, attraverso certificazione e rating, a riconoscere il grado di “Ospitalità Italiana” che le imprese esprimono. Oltre ogni classifica altalenante che – spesso interessata-, come sempre specie nella stagione estiva attira l’attenzione di media e opinione pubblica.
Dopo un luglio stabile ed in linea con lo scorso anno, si assiste ad un incremento del 20 per cento delle vendite anticipate per i soggiorni turistici di agosto e settembre con una media più alta del 2022: in media 2 camere prenotate in più su 10. A luglio già prenotato il 58,4% delle camere/posti letto disponibili, che salgono all’83,6% per agosto e si assestano intorno al 48,9% per i soggiorni turistici di settembre.
Risultati che sopravanzano ogni migliore aspettativa degli ultimi anni, per Ivana Jelinic, presidente e ceo Enit: “L’Italia di nuovo al centro del turismo internazionale, pronto a raggiungere i numeri pre-pandemia. Ad agosto, è straniero 1 turista su 3. Tra luglio e settembre, 6 operatori su 10 dicono stabili rispetto allo scorso anno le prenotazioni della clientela straniera e in 3 casi su 10 una crescita dei turisti provenienti dalla Germania e dalla Francia, seguiti da Usa e Paesi Bassi/Olanda”.
La presidente di Isnart, Loretta Credaro, invece, legge “le reservations segnalate dagli operatori ricettivi italiani, superiori a quelle del venduto nell’estate 2019, anno record per la filiera turistica italiana. Risultati in larga parte legati alla domanda italiana che nel mese di punta di agosto conta il 72% della clientela delle strutture del Paese, con un andamento stabile, per tutto il trimestre estivo, per 7 operatori su 10”.
Ad anticipare le vendite, soprattutto le strutture alberghiere (prenotate per il 63,5% delle camere disponibili a luglio, per l’84,3% ad agosto, per il 45,7% a settembre) e gli agriturismi (luglio 66,9%, agosto 90,2%), seguiti dai B&B (68,5% luglio, 86,2% agosto).
Recupera, poi, il prodotto montagna che questa estate 2023 indica prenotazioni del 62% per luglio e vicine al full per agosto (88,2%), un 41,3% per settembre. Mentre al mare prenotate per luglio il 54,8% delle camere disponibili, meno dello scorso anno, ma con un recupero per i soggiorni programmati di agosto all’81,7% ed un 52,3% di prenotazioni per settembre. Buoni numeri anche per le strutture ricettive in città, con prenotazioni al 57,6% di camere prenotate per luglio, all’82,5% per agosto e al 50,4% per settembre.
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