Cultura & Spettacolo

TUTTI I NUMERI DI GESÚ,  LIBRO “IN QUEL TEMPO”

di Frida Gobbi -


Quanti abitanti avevano realmente la Galilea o Gerusalemme? Come e perché anche la dimensione e la demografia di quel territorio contribuirono, e non secondariamente, al modo di predicare di Gesù? “Allora Gesù parlò alla folla”, si legge nei Vangeli, ma come erano composte le folle dei vangeli secondo il sesso e l’età e lo stato sociale? E perché questa composizione getta una luce potente sulla Palestina di allora? Perché tanti indemoniati e ciechi e storpi vanno incontro a Gesù? E davvero era giovane come viene tradizionalmente raffigurato, in relazione al suo tempo e ai suoi discepoli, o la sua autorevolezza non deriva anche dal fatto di non esserlo? Mai Gesù percorre le strade di Gerusalemme, limitandosi ad andare dal Tempio al Monte degli ulivi; perché non è così anche nel giorno della sua passione? Perché il percorso per raggiungere il Monte degli ulivi contrasta con la brevità abituale del cammino? E cosa rivela nel contesto della morte e della risurrezione di Cristo il rapporto di Gesù con Gerusalemme? E ancora quanti potevano essere i cristiani, nella Gerusalemme della crocifissione?

Roberto Volpi, che è uno statistico, nel suo In quel tempo. Da Gesù a Paolo attraverso i numeri del Nuovo Testamento (Solferino, 2023), racconta in modo inedito la storia di un “predicatore di provincia”, e dei suoi discepoli fino a Paolo, dando vita a un quadro ampio e poco conosciuto delle origini del cristianesimo con un’attenzione particolare agli aspetti quotidiani, ai dettagli realistici, numerici e quantitativi dei luoghi, dei popoli e dei protagonisti dell’epoca della predicazione. Volpi enumera gli abitanti della Galilea e di Gerusalemme, i testimoni della moltiplicazione dei pani e dei pesci, i metri quadrati della casa di Pietro a Cafarnao, i chilometri percorsi da Cristo dopo l’Ultima cena. Un libro coinvolgente e di grande interesse sul piano storico e religioso. Ci avvicina tantissimo alla figura del Cristo, più di quanto farebbe uno studioso di religione. “Gesù è quello che quando arriva la sera mangia coi discepoli o con alcuni di loro – pane e formaggio, olive, pesce arrostito, quando va bene – e dopo, al calar della notte, si ravvolge forse in una coperta che porta con sé, certamente nelle vesti, e cerca di dormire, di riposare”. !Volpi in questo libro prende in esame una tematica di grande rilevanza religiosa, culturale ed esistenziale: Gesù di Nazaret, i vangeli e gli inizi del cristianesimo. Propone valutazioni di tipo quantitativo che possono aiutarci a inquadrare la figura e l’opera di Gesù… E dico subito che, a mio parere, è riuscito nell’intento”. Dalla prefazione del cardinale Camillo Ruini.

Non esiste insegnamento più universale di quello di Gesù. Eppure lui in vita si rivolse a una piccola percentuale di abitanti della Palestina. Insomma, in questo libro i numeri servono a dare l’ordine di grandezza delle origini del Cristianesimo. Religio che oggi conta oltre 2,4 miliardi di fedeli, il 31 per cento dell’umanità.

Torna alle notizie in home