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Twitter a Musk, ma è boom per l’open source Mastodon

di Redazione -


Mentre fa rumore l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, è boom di notizie di corsa degli utenti verso piattaforme alternative dei social. Tra queste, va fortissimo, anche in Italia, Mastodon.
Il social, che si auto presenta come “l’alternativa etica a Twitter”, sta registrando infatti un significativo boom di download. Ed è, sulla stessa piattaforma di Twitter, al quarto posto tra gli argomenti più “cinguettati”.
Fondato nel 2016 dal tedesco Eugen Rochko, allora 24enne, Mastodon conta già 4,4 milioni di iscritti. Una cifra che in questi giorni sta crescendo in modo considerevole. Secondo lo stesso fondatore Rochko, la notizia dell’acquisizione di Twitter da parte di Musk ha innescato un determinante picco di iscrizioni.
Il social si caratterizza per l’assenza di pubblicità e profilazione degli utenti, ma soprattutto perché è interamente guidato dalla sua community, che controlla e segnala i post che violano le regole di utilizzo. L’aspetto è quello di un microblogging in stile Twitter, con un limite di 500 caratteri. E si descrive come “la più grande rete di microblogging libera, open-source e decentralizzata del mondo”. Ciò, perché non si appoggia a un server centrale, bensì su una rete di “nodi” collegati, tanto da definirsi anche come “social network federato”.
Formato da circa 3mila canali, chiamati “istanze”, ognuna con le proprie regole d’uso e argomenti vietati, in Italia è Mastodon.uno, che è la prima istanza generalista indirizzata ai soli utenti di lingua italiana, vietata l’apologia di fascismo, cosi come il razzismo, il sessismo, la transfobia, il proselitismo e l’intolleranza religiosa, la diffusione intenzionale di fake news.

Perché il nome “Mastodon”? La mascotte Mastodon che lo identifica è un animale con una proboscide molto somigliante a un mastodonte o a un mammut, che è poi un richiamo anche gruppo musicale stoner-metal Mastodon di cui è appassionato il founder. Ma il motivo di questa scelta così particolare risiede probabilmente anche in un richiamo alla “leggerezza cinguettante” di Twitter, con un contrasto che afferma la “pesantezza” poi del tutto inesistente, trattandosi di una piattaforma open source.


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