Attualità

Uccide il padre adottivo a coltellate dopo una lite

"Futili motivi" probabilmente alla base dell'alterco sfociato nell'aggressione mortale di domenica sera

di Giorgio Brescia -


Francesco Rezzonico, 25 anni, è stato fermato nella notte tra domenica e lunedì con l’accusa di omicidio volontario per aver ucciso il padre adottivo Boris Rezzonico, 57 anni, a Luino in provincia di Varese. Dopo aver accoltellato il padre poco prima delle 20 di domenica nell’appartamento dove risiede la madre del ragazzo ed ex moglie della vittima, Francesco si è allontanato, ma è stato bloccato dai carabinieri non lontano dal luogo del delitto. Il fermo è poi avvenuto dopo alcune ore trascorse nella caserma dei carabinieri di Luino. L’arma del delitto, un coltello da cucina, è stata sequestrata. La madre e il fratello del 25enne, presenti al momento della lite, saranno ascoltati dagli inquirenti per chiarire la dinamica e le motivazioni dell’omicidio.

L’omicidio di domenica sera a Luino

La vittima, Boris Rezzonico, residente a Lugano con i figli, era andato a trovare l’ex moglie, che si era da poco trasferita a Luino. Tra padre e figlio è scoppiata una violenta lite che è culminata con l’accoltellamento. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Luino con il supporto del Reparto Operativo di Varese, sono in corso per definire le responsabilità e chiarire le motivazioni, inclusa la possibilità di attriti familiari pregressi. L’abitazione è stata transennata per consentirvi i rilievi necessari.

La colluttazione con il padre

Durante la colluttazione, il fratello di Francesco è intervenuto cercando di difendere il padre e ha ingaggiato un corpo a corpo con Francesco nel tentativo di fermarlo, ma purtroppo senza successo. La madre, sotto shock, è stata soccorsa dai sanitari ma non risulta ferita.

Il racconto agli inquirenti da parte della madre e del fratello del fermato servirà a ricostruire con precisione la dinamica e i motivi che hanno scatenato la lite, che al momento sembrano essere “futili motivi” ma che devono trovare necessaria conferma dalle testimonianze delle due uniche persone presenti al fatto.


Torna alle notizie in home