Attualità

Si va a costituire con il cadavere della moglie nel furgone: lei voleva l’affido dei figli minori

di Angelo Vitale -


Nella notte tra lunedì e martedì un uomo, un italiano di 48 anni, si è costituito ai carabinieri di Modena confessando di aver ucciso la moglie, il cui cadavere aveva trasportato all’esterno del Comando Compagnia nel suo furgone. Nel bagagliaio era rannicchiato il corpo della donna, una 40enne di origine russa. Il cadavere mostrava la testa avvolta in un sacchetto di plastica e il collo stretto da un filo metallico e da una cintura.

Il confesso omicida è stato poi, dopo il fermo e l’svvio degli accertamenti nel furgone, trasferito nel carcere Sant’Anna in attesa del’udienza di convalida.

Nell’ambito familiare, secondo le prime indagini, si è consumato il delitto. La donna aveva deciso di interrompere la relazione. Secondo le prime informazioni, avrebbe anche avviato in Austria le procedure affinché fosse regolamentato l’affidamento prevalente dei figli minori e l’esercizio del diritto di visita. Il procedimento era stato in via iniziale definito nel maggio dello scorso anno stabilendo la collocazione prevalente dei minori presso l’abitazione della madre ed il diritto di visita del padre. L’uomo, però, nel gennaio scorso, aveva avanzato ricorso dinanzi al Tribunale Civile di Modena chiedendo la separazione giudiziale per colpa della donna, contestando l’operato e la competenza dei giudici austriaci.

ll Tribunale di Modena, ritenendo di non dover assumere ulteriori e urgenti provvedimenti temporanei in presenza della decisione del giudice straniero comunitario, riconoscibile in Italia, aveva assunto la causa sulla questione preliminare della giurisdizione. Nel febbraio di quest’anno la donna aveva inoltre avanzato istanza, sempre in Austria, per ottenere l’affidamento esclusivo dei due figli minori.


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