Ucraina: gli incendiari gettano benzina sul fuoco. Zelensky sarà da Trump venerdì
L'ostinazione di Rutte e Kallas rischia di far precipitare la situazione
Ucraina, Nato ed Ue continuano a muoversi per il prolungamento della guerra. Una delegazione di Kiev guidata dalla premier Yulia Svyrydenko è partita per una missione negli Stati Uniti con l’obiettivo di chiedere all’Amministrazione americana il rifornimento di altri sistemi di difesa aerea.
Armi Usa per l’Ucraina a carico dei Paesi Nato
Agli ucraini sono arrivate già altre armi dagli Usa per 2 miliardi di dollari, a carico dei Paesi della Nato nell’ambito del programma Purl (Prioritized Ukrainian Requirements List). Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte a Lubiana, durante la conferenza parlamentare dell’Alleanza. La Nato, ha proseguito, “ha lanciato una nuova iniziativa per supportare l’Ucraina, il programma Purl. Significa fornire equipaggiamento militare essenziale, letale e non letale, che solo gli Stati Uniti possono fornire all’Ucraina, pagato dagli alleati”.
La guerra di Rutte
Rutte sembra aver ingaggiato un duello personale con Mosca, a giudicare dal tono delle sue parole. “Speriamo che non accada mai – ha affermato – ma se la Russia fosse così idiota da attaccarci, sarebbe guerra aperta tra la Russia e la Nato. Sarebbe diversa dalla guerra tra Russia e Ucraina, per molte ragioni che non posso approfondire ora, perché non vogliamo dare loro vantaggi informativi, ma sarebbe diversa”.
Kaja Kallas è favorevole all’escalation militare
Bruxelles vuole i missili a lunga gittata. “Accogliamo con favore tutti gli strumenti che rendono l’Ucraina più forte e la Russia più debole”, ha risposto l’Alta Rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, durante la conferenza stampa nella capitale ucraina, alla domanda se l’Unione europea sia a favore della consegna dei Tomahawk a Zelensky.
La linea rossa della Russia
Il lancio dei missili Tomahawk richiederà la partecipazione di specialisti americani, quindi l’eventuale loro invio agli ucraini potrebbe finire male. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov durante un briefing. “In effetti – ha spiegato Peskov chiarendo il concetto espresso dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev – la gestione di missili così complessi come il Tomahawk richiederà, in un modo o nell’altro, la partecipazione di specialisti americani. Questo è un fatto ovvio”.
La doppia mossa di Trump
Dopo l’accordo per la fine della guerra a Gaza e prima di puntare a raggiungere un’intesa con l’Iran, “ora concentriamoci sulla Russia”. Il presidente americano Donald Trump intervenendo alla Knesset ha rivelato il suo prossimo “obiettivo” strategico. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che incontrerà Trump venerdì prossimo a Washington.
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