Ucraina, in arrivo 650 nuovi missili dalla Gran Bretagna
(Adnkronos) –
Il Regno Unito fornirà all'Ucraina un nuovo pacchetto di aiuti militari composto da 650 sistemi missilistici modulari leggeri (Lmm) per aiutarla a rafforzare la sua difesa aerea nei prossimi mesi. Lo ha annunciato oggi il ministero della Difesa britannico, spiegando che il pacchetto ha un valore di 162 milioni di sterline (192 milioni di euro). Si prevede che i primi missili LMM saranno consegnati entro la fine dell'anno. Prodotti dalla Thales in una struttura a Belfast, possono essere lanciati da diverse piattaforme su terra, mare o aria, sono. Le armi hanno una gittata di oltre 6 chilometri e possono contrastare varie minacce, tra cui droni e veicoli corazzati per il trasporto di personale. L'annuncio arriva prima della riunione del gruppo di contatto degli alleati dell'Ucraina presso la base militare statunitense di Ramstein in Germania. Il Segretario alla Difesa britannico John Healey presenterà formalmente il pacchetto di aiuti al summit, al quale partecipa anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riportato dallo Spiegel, durante la riunione Zelensky intende chiedere nuove forniture di armi, tra cui missili a lungo raggio e sistemi antiaerei. Si tratterà del 24mo incontro del gruppo, formatosi poco dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Il governo tedesco non ha confermato la partecipazione di Zelensky ai colloqui. Un portavoce del governo di Berlino ha confermato che il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e Zelensky avranno un colloquio a tu per tu nel primo pomeriggio a Francoforte. I pubblici ministeri federali statunitensi hanno accusato cinque membri dell’esercito russo di aver orchestrato un attacco informatico destabilizzante contro i sistemi informatici critici ucraini appena un mese prima che la Russia invadesse il paese nel 2022. L’attacco, noto come 'WhisperGate', colpì decine di computer gestiti dal governo ucraino come parte di una cospirazione che, secondo i funzionari statunitensi, era intesa a seminare sfiducia tra gli ucraini. Secondo un atto d'accusa depositato presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti nel Maryland, gli hacker hanno avuto accesso e successivamente hanno venduto i dati personali dei cittadini ucraini. Hanno preso di mira anche i sistemi informatici protetti associati a 26 paesi della Nato, nonché un’agenzia governativa statunitense situata nel Maryland. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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