Le delegazioni ucraina e russa sono arrivate al Palazzo Çiragan di Istanbul per il terzo round di negoziati intorno alle 18 di ieri. Il team russo sarebbe giunto prima, seguito subito dopo da quello ucraino. Presente anche una rappresentanza ufficiale turca, composta dal ministro degli Esteri Hakan Fidan, dal direttore dei servizi segreti (Mit), Ibrahim Kalin, e dal capo di Stato maggiore dell’Esercito di Ankara, Metin Guarak. A dirigere le rispettive squadre, anche in questa occasione, Vladimir Medinsky, consigliere del presidente Vladimir Putin, e Rustem Umerov, segretario del Consiglio della Difesa ucraina. Oltre alle delegazioni, sono presenti all’incontro anche il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, il direttore dei servizi segreti turchi (Mit), Ibrahim Kalin, e il capo di Stato maggiore dell’Esercito di Ankara, Metin Guarak. Una fonte russa ha riferito che i lavori si sono aperti con “un incontro bilaterale” tra Medinsky e Umerov.
I 50 giorni di Trump alla Russia
Rispetto alle due sessioni precedenti, è cambiato l’atteggiamento degli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha “concesso” a Mosca 50 giorni a metà luglio per raggiungere un accordo con la controparte, pena dure sanzioni. Le prospettive di reale progresso non sono molte. Ai tavoli precedenti sono stati raggiunti unicamente accordi per lo scambio di prigionieri e corpi di soldati uccisi.
Tel Aviv appoggia Kiev
Il ministro degli Esteri di Israele, Gideon Sa’ar, durante il faccia a faccia avvenuto ieri a Kiev con il suo omologo ucraino Andriy Sybiha, ha dichiarato: “Noi condanniamo gli attacchi della Russia sui civili. Chiediamo una pace stabile e sostenibile, che garantisca la sicurezza dell’Ucraina”. Sa’ar ha presentato al collega ucraino il rapporto Dinah sulle violenze sessuali commesse da Hamas il 7 ottobre. “Siamo stati il primo Paese ad aprire un ospedale da campo in Ucraina – ha ricordato il ministro -. Abbiamo mandato generatori, cibo, acqua ed equipaggiamento invernale. Due settimane fa, ho incaricato il mio Ministero di fornire sistemi mobili di purificazione all’Ucraina orientale, dopo che le sue infrastrutture sono state danneggiate dai bombardamenti russi. Questo sarà fatto rapidamente. Abbiamo mandato esperti per l’assistenza post-traumatica e la resilienza. Abbiamo fornito cure mediche in Israele a ucraini feriti. Israele sta con l’Ucraina e il suo popolo”.
Israele e Ucraina hanno stretto un patto per contrastare la “minaccia” rappresentata dall’Iran. Entrambi i Paesi, reputano l’Iran, alleato di ferro della Russia, come un serio pericolo.
Manifestazioni in Ucraina
In Ucraina sono esplose le proteste per il controverso disegno di legge, firmato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che elimina l’autonomia delle agenzie anticorruzione. Il giornalista Illia Ponomarenko ha scritto che la società civile ucraina sta combattendo “il lato oscuro del proprio Stato”. “Zelensky ha appena tradito la democrazia ucraina e tutti coloro che lottano per lei”, ha attaccato The Kyiv Independent. In base alla nuova disciplina, il procuratore generale, una figura notoriamente non indipendente, supervisionerà ora le indagini anticorruzione. L’ufficio di Zelensky di fatto sarà in grado di fermare le indagini con una telefonata.
Allarme a Bruxelles per la svolta autoritaria dell’alleato. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha chiamato Volodymyr Zelensky, “chiedendo spiegazioni” sulle nuove misure approvate. “La presidente ha espresso la sua profonda preoccupazione per le conseguenze delle modifiche e ha chiesto spiegazioni al governo ucraino. Il rispetto dello Stato di diritto e la lotta alla corruzione sono elementi fondamentali dell’Ue. In quanto Paese candidato, ci si aspetta che l’Ucraina rispetti pienamente questi standard. Non può esserci compromesso”, ha spiegato un portavoce dell’esecutivo comunitario.
“Siamo molto preoccupati per l’adozione delle modifiche al Codice penale in Ucraina. Rischia di indebolire fortemente le competenze e i poteri delle istituzioni anticorruzione ucraine. Entrambe le istituzioni, l’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (Nabu) e la Procura specializzata anticorruzione (Sapo) sono ampiamente considerate pilastri dello Stato di diritto ucraino – ha proseguito ancora -. Queste istituzioni sono cruciali per il programma di riforme dell’Ucraina e devono operare in modo indipendente per combattere la corruzione e preservare la fiducia dei cittadini”.
Il Cremlino ha ironizzato sulla misura. “La corruzione è un tema caldo per Kiev”, ha commentato il portavoce Dmitry Peskov.