Ucraina, Trump prende tempo con l’annuncio di un vertice a tre
In queste ore la scadenza del suo più recente ultimatum alla Russia
Un vertice a tre tra Donald Trump, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky è stato annunciato dal presidente americano come possibile e imminente per porre fine al conflitto in Ucraina, con l’ipotesi di svolgimento già nei prossimi giorni.
Guerra in Ucraina, Trump annuncia un vertice con Putin e Zelensky
L’iniziativa è arrivata dopo i colloqui tra l’inviato speciale Usa, Steve Witkoff, e il presidente russo Putin, definiti “produttivi” dal Cremlino. Trump ha detto che ci sono “grandi progressi” e si lavora perché la guerra in Ucraina debba finire. Zelensky ha confermato di essere d’accordo che la guerra deve finire.
Il luogo preciso e la data del vertice non sono stati specificati. Da Trump l’ennesimo proposito, per guadagnare tempo in occasione della scadenza del suo più recente ultimatum alla Russia previsto in queste ore.
I propositi, gli annunci
Trump aveva annunciato il primo agosto 2025 che “molto presto” avrebbe potuto incontrare Putin e che successivamente ci sarebbe stato un incontro a tre con Zelensky.
Una telefonata multipla tra Trump, Putin e Zelensky era stata annunciata anche in precedenza, per esempio il 19 maggio scorso, con Trump che avrebbe chiamato prima Putin e poi Zelensky, come mossa diplomatica per tentare di fermare la guerra.
Nei mesi precedenti si sono già svolte numerose telefonate tra Trump e Putin, con discussioni su cessate il fuoco e negoziati, mentre Zelensky ha sollecitato l’Europa a rimanere parte attiva nei negoziati.
Le scadenze, le sanzioni
L’ultimatum di Donald Trump a Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina aveva una scadenza fissata a circa 10-12 giorni dal suo annuncio, che è stato fatto tra il 28 e il 29 luglio. Trump aveva ridotto il precedente termine di 50 giorni a questo lasso di tempo più breve, ribadendo che se la Russia non avesse accettato un cessate il fuoco entro quei 10-12 giorni avrebbe imposto nuove severe sanzioni, inclusi dazi sulle importazioni russe come misura punitiva.
Dalla Casa Bianca, il presidente americano ha sempre minacciato e affermato di valutare nuove misure punitive contro la Russia, oltre a quelle già in vigore.
Oltre alle sanzioni dirette, sempre citati dazi secondari contro Paesi che continuano i rapporti commerciali con Mosca, come l’aumento dei dazi dall’India a causa degli acquisti di petrolio russo. Misure indirizzate a limitare le risorse finanziarie della Russia per sostenere il conflitto.
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